Il presidente di LaPresse: "Giornalisti sottoposti a grandi rischi. Orgogliosi di dare servizio di alto livello. Per noi non esistono seconde linee ma soltanto la prima"

Il presidente di LaPresse, Marco Durante, oggi ha incontrato giornalisti, fotografi e cameraman americani al Palazzo di vetro dell’Onu a New York. L’imprenditore italiano, che ha mosso i primi passi nel mondo dell’informazione come fotografo, ha parlato ad una platea di oltre 300 persone in perfetto americano, soffermandosi sui pericoli di questo mestiere estremamente importante: “Giornalisti, fotografi e video operatori impegnati in scenari di guerra come quella ucraina, o in Paesi ad alta tensione come il Brasile di queste settimane, ma anche in altri posti caldi del pianeta, rischiano quotidianamente la vita per per garantire l’informazione primaria. Siamo una categoria sempre in prima linea e questo non da tutti ci e riconosciuto”.

“La nostra vita è pagata poco, nonostante i grandi rischi a cui siamo sottoposti – ha aggiunto Durante rivolgendosi ai professionisti dell’informazione americani -. Mi riferisco a tutti coloro che sono in trincea, in prima linea, giorno dopo giorno per raccontare la verità che ogni giornale, televisione e radio poi riprende e diffonde”. Il presidente di LaPresse ha concluso il suo intervento con un’esortazione: “Dobbiamo essere orgogliosi di dare un servizio di così alto livello, qualsiasi Paese noi rappresentiamo, per noi non esistono le seconde linee ma solo la prima”.

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