Alla ong, al suo primo intervento nel Mediterraneo, è stato assegnato il porto di Livorno
È stato assegnato il porto di Livorno alla nave ong Life Support di Emergency con 70 migranti a bordo, soccorsi questa mattina all’alba. Lo fa sapere la ong: la nave ha chiesto l’assegnazione di un ‘porto sicuro’ questa mattina alle 8.48 e l’IMRRCC (Italian Maritime Rescue Coordination Centre), il Centro nazionale di coordinamento della sicurezza marittima, glielo ha stato assegnato alle 10:59, comunicando il porto toscano.
Tra i migranti soccorsi ci sono anche 26 minorenni, di cui 2 bambini sotto i due anni e 24 minori non accompagnati a partire dai 13 anni. I migranti sono stati soccorsi questa mattina verso le 5 in zona sar libica e tra i superstiti ci sono anche 5 donne di cui una incinta al settime mese. Le nazionalità presenti a bordo sono Somalia, Egitto, Costa D’avorio, Camerun, Burkina Faso, Mali. “Sono per lo più disidratati, ci sono alcuni casi di scabbia e un caso di convulsioni”, afferma Paola Tagliabue, responsabile medico presente a bordo della Life Support.
🔵 Primo soccorso in mare per la #LifeSupport: recuperati questa notte 70 naufraghi da una barca di legno sovraffollata in zona SAR libica. #Medhttps://t.co/zIHbGITvW9 pic.twitter.com/htaCJjBjxI
— EMERGENCY (@emergency_ong) December 18, 2022
La notte di domenica 18 dicembre la Life Support ha ricevuto da Alarm Phone la segnalazione di un’imbarcazione in difficoltà in zona Sar libica. Dopo aver individuato l’imbarcazione, la ong ha informato tutte le autorità e attivato il rescue team. I 70 naufraghi sono stati tutti accolti a bordo ed è stato curato chi ne aveva necessità – dichiara Carlo Maisano, Responsabile del Progetto Sar di Emergency -. Tutte le operazioni sono state svolte con la massima prontezza da parte del rescue team. Si è trattato di un salvataggio complesso a causa del tipo di imbarcazione, una barca di legno di circa 7 metri, e del numero di persone a bordo. Come ci era stato anticipato da Alarm Phone, la barca era sovraffollata”. Una unità della Guardia costiera libica era presente durante le operazioni di soccorso – fa sapere la ong – e ha recuperato e distrutto successivamente l’imbarcazione ormai vuota.
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