L’Istat sottolinea come sia ancora elevato l’impatto del numero di morti da Covid-19 sulla dinamica demografica nel 2021 nel nostro Paese. Il totale dei decessi in Italia nel 2021 (701.346), sebbene in diminuzione rispetto all’anno precedente (quasi 39mila decessi in meno), rimane significativamente superiore alla media 2015-2019 (+8,6%).
La popolazione censita in Italia al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020, pari a meno 206.080 individui. Lo afferma l’Istat, diffondendo oggi i principali risultati della terza edizione del Censimento permanente della Popolazione e delle Abitazioni, svolta nell’autunno 2021. Il decremento di popolazione interessa soprattutto il Centro Italia (-0,5%) e l’Italia settentrionale (-0,4% sia per il Nord ovest che per il Nord est), mentre è più contenuto nell’Italia meridionale (-0,2%) e risulta minimo nelle Isole (appena 3mila unità in meno).
E’ Roma il comune più grande in Italia, con 2.749.031 residenti censiti, mentre è Morterone (in provincia di Lecco) quello più piccolo (con appena 31 abitanti).
Le donne rappresentano il 51,2% della popolazione residente in Italia, superando gli uomini di 1.392.221 unità. Lo afferma l’Istat, diffondendo oggi i principali risultati della terza edizione del Censimento permanente della Popolazione e delle Abitazioni, svolta nell’autunno 2021. Il rapporto di mascolinità è pari a 95,4 uomini ogni 100 donne. Il più alto si registra in Trentino-Alto Adige (97,7), quello più basso in Liguria (92,6) che è anche la regione con il più alto indice di vecchiaia (267,2).
Per l’Istat, inoltre, l’Italia è un Paese sempre più vecchio. L’età media si è innalzata di tre anni rispetto al 2011 (da 43 a 46 anni). La Campania continua a essere la regione più giovane (età media di 43,6 anni) mentre la Liguria si conferma quella più anziana (49,4, anni).
Su 7.904 comuni, solo 2.850 hanno registrato nel 2021 un incremento di popolazione sull’anno precedente. In questi comuni risiedono circa 17 milioni 600mila persone, il 29,9% della popolazione nel 2021. Lo afferma l’Istat, diffondendo oggi i principali risultati della terza edizione del Censimento permanente della Popolazione e delle Abitazioni, svolta nell’autunno 2021. Rispetto al 2020, sottolinea inoltre l’Istat, diminuisce la percentuale di comuni che perdono popolazione (il 61,8% del totale contro il 73,6% del 2020).
Il decremento di popolazione non riguarda in egual misura tutte le classi comunali di ampiezza demografica. Le percentuali più basse di comuni con popolazione in calo si registrano nella classe 5-20mila abitanti (57,3%) e in quella fino a 5mila abitanti (62,7%), che insieme rappresentano ben il 70% dei comuni italiani.
Al contrario, afferma l’Istat, tra i 44 comuni con oltre 100mila abitanti solo 5 guadagnano popolazione (erano 11 tra il 2019 e il 2020) mentre per i restanti 39 il saldo è negativo rispetto al Censimento 2020, per un totale di -115.813 residenti.