Sanità, controlli Nas: 165 lavoratori irregolari

Denunciati in 43 per aver svolto l'attività di infermiere senza l'iscrizione all'albo

Controlli a tappeto dei Nas in ospedali e rsa: riscontrati 165 lavoratori irregolari e 83 persone segnalate all’autorità giudiziaria tra responsabili di cooperative, titolari di strutture sanitarie e operatori sanitari. 

In totale, sono stati svolti accessi in 1.934 strutture sanitarie e verificata l’idoneità di più di 11.600 tra medici e infermieri. Sono stati segnalati otto titolari di cooperative per frode e inadempimento nelle pubbliche forniture (avrebbero inviato personale ausiliario negli ospedali pubblici in numero inferiore rispetto a quanto previsto dal contratto o impiegato semplice personale ausiliario, privo del prescritto titolo abilitativo, invece di figure professionali socio-sanitarie). 

Ad esempio, alcuni medici forniti dalle cooperative avevano un’età ben superiore a quella prevista dal contratto, a volte anche sopra i 70 anni. Talvolta erano inviati in reparti di ostetricia e ginecologia medici generici non formati a gestire parti cesarei. 

Quarantatre operatori sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione, in particolare perché svolgevano attività infermieristiche in assenza di iscrizione all’albo e senza il riconoscimento dei titoli acquisiti all’estero. Sono state contestate anche violazioni per carenze autorizzative, funzionali e strutturali che hanno determinato, nei casi più gravi, la chiusura di cinque strutture socio-sanitarie.

 

Tra gli interventi più significativi uno operato dai Nas di Torino a novembre. Deferiti il titolare e il direttore di una Rsa, oltre al titolare e ai quattro dipendenti della cooperativa che forniva il personale. Tutti e quattro i dipendenti svolgevano la professione di infermiere senza titolo

Sempre a novembre i Nas di Campobasso hanno denunciato i due titolari di una società cooperativa per aver fornito servizi sanitari diversi da quelli appaltati dall’Azienda Sanitaria Regionale nei reparti di pediatria di più ospedali molisani. In particolare è stato accertato l’impiego di medici in turni continuativi di oltre 24 ore, senza la concessione alcun periodo di riposo.