Nel 2021 50 persone sono morte investite nella Capitale e provincia, +10% rispetto al dato nazionale

Roma ‘maglia nera’ per i pedoni vittime della strada: oltre 50 morti investiti nel 2021 nella provincia della Capitale, di cui 13 su bici elettrica e nove conducenti di monopattino più un pedone morto investito da un monopattino. In totale le persone decedute nella Capitale, travolte mentre camminavano o si trovavano su mezzi di mobilità leggera sono più del 10% del dato nazionale dell’anno scorso (471). Roma è seguita da Milano (20), Napoli (18) e Torino (15). Sono i dati dell’Aci sulla sicurezza stradale nelle città italiane.

La Capitale si conferma città pericolosa sotto il profilo della mobilità: oltre 11mila incidenti stradali complessivi in un anno con 121 morti (104 nel 2020 e 131 nel 2019) e 13.862 feriti (contro i 10.452 nel 2020 e 15.919 nel 2019). L’ultimo rapporto Aci-Istat mette in fila le cifre disagreggate: 45 i decessi tra i motociclisti romani, rispetto ai 30 del 2020 e 41 del 2019, mentre hanno perso la vita 3 ciclisti rispetto ai 5 del 2020 e ai 7 del 2019. Complessivamente il numero dei veicoli a due ruote coinvolti in incidenti nel 2021 è stato di 5.304 a fronte di 3.778 nel 2020 e 5.791 nel 2019. Sono 198 i monopattini elettrici rimasti coinvolti in incidenti, con 179 feriti e 4 morti, mentre nel 2020 si erano registrati 70 incidenti, con 64 feriti e nessuna vittima.

Trend e risultanze che in parte “riflettono il graduale ritorno alla normalità in seguito all’allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19 e presentano un miglioramento rispetto al 2019 sia pure favorito dal protrarsi del ricorso al lavoro a distanza”, ha sottolineato, Giuseppina Fusco Presidente dell’Automobile Club Roma Anche in Lombardia nel 2021 è tornato a salire il numero degli incidenti stradali rispetto ai dodici mesi precedenti. Si sono registrati 25.838 incidenti (19.964 nel 2020) con 357 morti, 40 in più dei 317 registrati l’anno prima e 33.672 feriti (contro 25.940). Anche Aci Milano ha ricordato “che in Italia nel 2020 l’incidentalità si era ridotta di un terzo e la mortalità sulle strade di un quarto a causa di lockdown, blocchi della mobilità e coprifuoco dovuti all’emergenza Covid19”.

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