Eseguito il provvedimento cautelare in carcere emesso dal gip di Velletri, su richiesta della procura, nei confronti di un 27enne di origini tunisine, nato e cresciuto ad Aprilia, che ha precedenti per droga e lesioni

C’è una terza persona accusata per l’omicidio di Leonardo Muratovic, il pugile accoltellato ad Anzio la notte del 16 luglio. La squadra mobile e il commissariato di Anzio-Nettuno hanno eseguito il provvedimento cautelare in carcere emesso dal gip di Velletri su richiesta della procura, nei confronti di un 27enne di origini tunisine, nato e cresciuto ad Aprilia, che ha precedenti per droga e lesioni. Chi indaga è convinto che l’uomo abbia accoltellato la vittima, anche se il fendente mortale al petto sarebbe arrivato da Adam Ed Rissi, che si è costituito con il fratello Ahmed, quattro giorni dopo l’omicidio, e ha ammesso di aver ucciso la vittima. I fatti risalgono al 16 luglio.

La vittima conosceva Ed Drissi e l’omicidio sarebbe scaturito da un litigio iniziato all’interno del locale La Bodeguita, e terminato nei pressi della spiaggia. Muratovic è arrivato nel locale e dopo poco ha discusso con i suoi aggressori: in pochi secondi la tensione si è alzata e al primo spintone sono intervenuti i due buttafuori del locale che hanno fatto uscire Muratovic e gli altri. Poi la colluttazione, l’assassinio e la fuga dei tre. Adam Ed Rissi ha sempre detto di aver agito da solo, per difendersi. Il nuovo provvedimento include il terzo indagato per omicidio in concorso e l’aggravante, per tutti, dei motivi “abbietti e futili”.

La vittima è stata colpita a calci e pugni prima di essere colpita al petto e su un fianco, da due coltelli diversi, mai trovati. Muratovic era disarmato, scrivono gli inquirenti, e non aveva alcun legame con ambienti criminali al contrario dei tre “rivelatisi un pericoloso sodalizio presente sul territorio di Anzio”. Le telecamere di sorveglianza nei pressi del locale non hanno ripreso il momento del pestaggio, ma hanno immortalato la loro fuga, subito dopo l’omicidio. 

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