Il legale: "I punti oscuri saranno oggetto di approfondimento investigativo anche alla luce delle dichiarazioni che sono state fatte che hanno integrato le dichiarazioni già fatte dalla mia assistita"

Interrogatorio di garanzia oggi per Martina Piatti, la mamma reoconfessa dell’omicidio della figlia Elena. “La mia assistita ha risposto alle domande del gip, non posso aggiungere altri dettagli, solo che il giudice si è riservato sull’ordinanza di convalida. I punti oscuri saranno oggetto di approfondimento investigativo anche alla luce delle dichiarazioni che sono state fatte che hanno integrato le dichiarazioni già fatte dalla mia assistita”. Queste le parole dell’avvocato Gabriele Celesti all’uscita dal carcere di Catania dove si è concluso da poco l’interrogatorio di garanzia per Mattina Patti, la donna di 23 anni accusata dell’omicidio premeditato della figlia di cinque anni Elena Del Pozzo e dell’occultamento del cadavere. La piccola è stata trovata in un campo vicino Mascalucia nel trapanese. 

Sempre oggi dovrebbe essere compiuta l’autopsia della piccola Elena, 5 anni. Ieri era emersa l’ipotesi investigativa che  Martina Patti,  non abbia agito da sola. I carabinieri di Catania stanno seguendo questa pista con i magistrati della procura etnea nel cercare di ricostruire l’omicidio. Troppi i buchi nel racconto della 24enne in stato di fermo per l’omicidio della figlia e per l’occultamento del cadavere. 

I carabinieri continuano a sottolineare il comportamento lucido e premeditato della madre, richiamando l’ossessione che negli ultimi mesi aveva nei confronti della nuova fidanzata dell’ex compagno. Non voleva che la sua Elena si potesse affezionare alla nuova compagna del suo ex. Glielo aveva fatto capire in modo molto chiaro in molti messaggi sul telefono. Tutti elementi che gli inquirenti hanno acquisito sentendo familiari e amici e che la donna non ha toccato nella sua confessione. La donna è in stato di fermo per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Il difensore ha aggiunto: “La mia cliente sta bene, è in isolamento fiduciario per le norme anti Covid, e credo che le parlerò con una videochiamata”. Domani la madre comparirà davanti a un giudice per l’udienza di convalida del fermo, la procura chiede che resti in carcere. L’avvocato Gabriele Celesti solleciterà invece una perizia psichiatrica: “È solo una donna sconvolta – dice – non lucida e calcolatrice”.

Sul fronte delle indagini resta ancora da chiarire dove la piccola Elena è stata barbaramente uccisa: per i carabinieri la bimba non è morta nel campo dove è stata sotterrata. Molto probabilmente l’omicidio è avvenuto in casa. L’abitazione è stata sequestrata e saranno i rilievi del Ris di Messina a cercare eventuali tracce che confermino l’omicidio in casa. Anche perché Martina Patti è crollata martedì durante un sopralluogo nell’abitazione. Fino a quel momento aveva portato avanti la messinscena del rapimento da parte dei tre uomini incappucciati, ma è crollata quando con i carabinieri è stata portata sul retro della sua casa.

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