I responsabili sono indagati per contrabbando aggravato e falso in atto pubblico
(LaPresse) Importavano dalla Cina pezzi di bici elettriche, in più spedizioni, per assemblarle una volta arrivate a destinazione, nel Veneziano, così da evadere i dazi doganale. I Funzionari dell’Ufficio delle Dogane e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di oltre 2milioni, emesso dal giudice delle indagini preliminari di Venezia su richiesta della Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) di Venezia, nei confronti di una azienda della provincia che produce e commercializza biciclette. I responsabili sono indagati per contrabbando aggravato e falso in atto pubblico. Al centro dell’indagine le operazioni di importazione di biciclette elettriche, effettuate presso l’Ufficio dopo la pubblicazione di un Regolamento UE del 2018 che, per contrastare la politica commerciale di vendita sottocosto da parte dei produttori della Repubblica Popolare Cinese, che ha istituito un dazio antidumping su tali prodotti e sulle relative parti esportate dal Paese.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata