Inizia la nuova vita del piccolo e di suo padre Munzir atterrati nella Capitale assieme alla famiglia
(LaPresse) Inizia da Roma la nuova vita di Mustafà al-Nazzal, il bambino siriano di cinque anni senza arti diventato celebre assiame al padre, cui è stata amputata la gamba destra, perché protagonisti dello scatto ‘Hardship of Life’ che fece il giro del mondo diventando il simbolo del dramma siriano. Il piccolo è arrivato all’aeroporto di Fiumicino assieme alla famiglia: la mamma Zeyenep, il papà Munzir e le due sorelline. Ad accoglierli, alcuni uomini della polizia, diversi tra fotografi e giornalisti e Luca Venturi, direttore del Siena international photo awards. Mustafa, arrivato in braccio al papà, ha regalato saluti e sorrisi affettuosi a tutti i presenti.
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