Siae, hacker mettono gratis sul Web parte dei dati rubati

Messaggio del gruppo Everest ransom: "500mila dollari per riaverli". Al Bano: "Io ricattato dieci giorni fa ma non ho ceduto"

Il gruppo hacker Everest ransom ha messo gratuitamente sul Web una parte dei dati rubati alla Siae: dalla loro pagina è infatti possibile ricevere un link, con relativa password, per scaricare 1.58 gb di documenti, che loro dichiarano essere una parte dei dati rubati.  I pirati informatici hanno invece proposto un accordo ai proprietari dei documenti: “Questi sono i dati dei clienti della Società Italiani degli Autori ed Editori, documenti finanziari e altri documenti molto importanti. Un numero enorme di passaporti, patenti di guida, documenti di pagamento, conti bancari, carte di credito e altri dati utente. La società non ha concluso un accordo: il prezzo per tutti i dati è di 500mila dollari” ha sottolineato il gruppo hacker in un messaggio in cui si rivolge anche agli agenti delle celebrità per contrattare singole vendite in privato.

Al Bano: “Io ricattato dieci giorni fa ma non ho ceduto”

 “Sono stato ricattato dieci giorni fa via email da qualcuno che mi chiedeva gli estremi della carta perché c’erano stati dei problemi con i miei dati Siae”. Lo rivela a LaPresse Al Bano in merito all’attacco.”Non sono caduto nel tranello e ho fatto bene a non cedere al ricatto: con me non la scampano”, ha aggiunto, spiegando di aver ricevuto la richiesta via mail ma di non aver risposto ai ricattatori.