Così Emilio Fattorello segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sul caso di Santa Maria Capua Vetere

(LaPresse) – “Davanti alle immagini di violenza siamo stati i primi a restare turbati. Se fosse stata un’azione premeditata, le telecamere sarebbero state spente. È stata un’azione sfuggita di mano. Non è stata una dimostrazione di potere, ma della frustrazione di personale che ha subito per anni umiliazioni e violenze”. Così Emilio Fattorello, segretario nazionale del Sappe e responsabile della Campania, ai giornalisti all’esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), commentando le presunte violenze sui detenuti da parte degli agenti.

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