Si indaga per omicidio e occultamento di cadavere: la 18enne sparita dal reggiano da diverse settimane
Continuano le ricerche di Saman Abbas, la ragazza di origini pachistane residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia: della 18enne, che aveva rifiutato un matrimonio islamico combinato quando era ancora minorenne denunciando la famiglia, si sono perse le tracce da diverse settimane. La procura reggiana teme sia stata uccisa e indaga per omicidio e occultamento di cadavere: al momento, le persone iscritte al registro degli indagati sono i genitori, uno zio e due cugini della ragazza.
Il lavoro si concentrerà nell’area circostante l’abitazione della famiglia. Con l’ausilio dei vigili del fuoco del comando provinciale della città emiliana, saranno scandagliati anche altri canali che sono stati svuotati ieri. Intanto, in base a quanto ricostruito dall’indagine condotta dal Nucleo investigativo e dalla compagnia di Guastalla, nelle ultime ore è stato possibile riconoscere due cugini della ragazza, grazie all’esame delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, che il 29 aprile avrebbero ripreso i familiari uscire da un capannone con degli attrezzi da lavoro, forse utilizzati per preparare una buca.
Uno dei cugini arrestato in Francia
Intanto uno dei cugini di Saman, dopo essere stato riconosciuto dalle immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza, è stato individuato e bloccato dalla polizia in Francia. In base a quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo si trovava a bordo di un Flexibus partito da Parigi e diretto a Barcellona, dove probabilmente cercava di raggiungere alcuni parenti. Senza documenti, è stato trattenuto in un centro di identificazione e in base agli elementi raccolti a suo carico dalle autorità è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile, in concorso, dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della ragazza di Novellara. L’autorità giudiziaria ha anche emesso un mandato d’arresto europeo che è stato inviato alla polizia francese competente. Ieri, a Nimes, le forze dell’ordine lo hanno arrestato e le operazioni di estradizione saranno avviate domani.
Il padre: “E’ viva, l’ho sentita e si trova in Belgio”
Continua a negare l’omicidio il padre della 18enne, uno dei cinque indagati: “Il 10 giugno sono a Malpensa. Torno e spiego tutto ai carabinieri. Mia figlia è viva, l’ho sentita l’altroieri, è in Belgio” ha detto a ‘Il Resto del Carlino’ Shabbar Abbas. Secondo gli inquirenti, la ragazza sarebbe stata invece uccisa e sepolta dai parenti nei campi dietro casa, perché aveva rifiutato un matrimonio combinato. Il padre è uno dei cinque indagati nell’inchiesta aperta con l’accusa di omicidio
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