Papa Francesco ha tenuto all’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro la celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore.
Limitata la presenza dei fedeli a causa delle restrizioni antiCovid. I partecipanti hanno trovato ramoscelli d’ulivo sulle panche, in corrisponsenda del loro posto.
“Gesù sale sulla croce per scendere nella nostra sofferenza. Prova i nostri stati d’animo peggiori: il fallimento, il rifiuto di tutti, il tradimento di chi gli vuole bene e persino l’abbandono di Dio – le parole di Bergoglio durante l’omelia – Sperimenta nella sua carne le nostre contraddizioni più laceranti, e così le redime, le trasforma. Il suo amore si avvicina alle nostre fragilità, arriva lì dove noi ci vergogniamo di più. E ora sappiamo di non essere soli: Dio è con noi in ogni ferita, in ogni paura: nessun male, nessun peccato ha l’ultima parola. Dio vince, ma la palma della vittoria passa per il legno della croce. Perciò le palme e la croce stanno insieme”.
“In questa Settimana Santa, alziamo lo sguardo alla croce per ricevere la grazia dello stupore – ha continuato – San Francesco d’Assisi, guardando il Crocifisso, si meravigliava che i suoi frati non piangessero. E noi, riusciamo ancora a lasciarci commuovere dall’amore di Dio? Perché non sappiamo più stupirci davanti a Lui? Forse perché la nostra fede è stata logorata dall’abitudine. Forse perché restiamo chiusi nei nostri rimpianti e ci lasciamo paralizzare dalle nostre insoddisfazioni”.
Prima dell’Angelus domenicale Papa Francesco ha menzionato l’attentato in Indonesia. “Preghiamo per tutte le vittime di violenza, in particolare per quelle dell’attentato avvenuto in Indonesia, ci aiuti la Madonna che sempre ci precede sul sentiero della fede”.
Bergoglio ha continuato ricordando le difficoltà dell’emergenza coronavirus: “Gesù prende la Croce, cioè si fa carico del male che tale realtà comporta, male fisico, psicologico e soprattutto male spirituale, perché il Maligno approfitta delle crisi per seminare sfiducia, disperazione e zizzania”. “Siamo entrati nella Settimana Santa. Per la seconda volta la viviamo nel contesto della pandemia. L’anno scorso eravamo più scioccati, quest’anno siamo più provati e la crisi economica è diventata pesante”.

