Il rappresentante dell'associazione: "Avremo maggiori strumenti per intervenire"

(LaPresse) Mercoledì mattina a Roma è stato firmato un protocollo contro il caporalato digitale tra ministero del Lavoro, Rider per i diritti, Cgil, Cisl e Uil e Assodelivery. Ne ha parlato Maurilio Pirone, rappresentante della Riders Union Bologna davanti ai giornalisti convocati in piazza del Nettuno per introdurre lo sciopero del 26 marzo. “Abbiamo partecipato e aderito agli incontri, abbiamo discusso e sottoscritto questo protocollo. Il fenomeno del caporalato è presente nel settore e l’inchiesta di un anno fa su UberEats ha portato alla luce il fatto che ci fossero molti rider a lavorare senza le minime garanzie previste da un contratto”, dice Pirone. “Questo protocollo va a intervenire proprio in questa direzione facendo due cose: la prima è intervenendo su società terze e ci saranno monitoraggi e controlli su di loro. Verranno verificate e approvate tramite la creazione di un albo – spiega Pirone -. Saranno controllate dati alla mano sui fenomeni di caporalato. Avremo maggiori strumenti per intervenire”. “La cosa più importante è che questo è il primo passo per definire un tavolo di trattativa più ampio e che possa cambiare le cose in termini di contratti, passando da uno basato sul cottimo, che è quello firmato da Ugl e Assodelivery, a uno a tutele piene”, conclude Pirone.

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