Torino, 28 set. (LaPresse) – "Sicuramente c'è stata una fortissima premeditazione e questo è rinvenibile sia dalle attività di ispezione che il soggetto ha fatto nei giorni precedenti e anche il giorno dell'episodio, sia dall'esame del bigliettino, dei famosi 5 foglietti, dove non soltanto vi è uno studio dell'itinerario da seguire per evitare le telecamere e agire in sicurezza, ma vi è anche la programmazione delle modalità dell'azione omicidiaria, che sarebbe dovuta essere preceduta anche da un'attività preliminare prodromica all'omicidio. Ciò che è stato rinvenuto nell'abitazione, le striscette stringitubo e altro materiale, ci indicano questa pista e ci fanno propendere per l'ipotesi che l'omicidio dovesse in realtà essere una rappresentazione anche per la collettività". Lo ha detto il procuratore di Lecce Leonardo Leone De Castris.

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