Roma, 9 mar. (LaPresse) – “Più informazioni di me le ha chi ha la visione dei dati a livello centrale. Seguendo i dati dall’esterno, mi viene da dire che purtroppo siamo solo all’inizio. La nostra situazione di giovedì, venerdì scorso era più o meno identica, dal punto di vista numerico, alla situazione di Wuhan in 25-26 gennaio. Naturalmente la condizione è molto diversa per un motivo: a Whuan la concentrazione di 11 milioni di persone è in un’area molto più ristretta dell’area della Lombardia, che ne ha dieci molto più dispersi, ma la possibilità di diffusione dell’infezione, se non ti dai da fare a fermarla, è una possibilità reale”. Così a Sky TG24 Massimo Galli, primario infettivologo dell' ospedale Sacco di Milano.
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