Milano, 25 feb. (LaPresse) – “Ci arrivano molte segnalazioni da diverse regioni, soprattutto da quelle più a rischio in questo momento, della mancata fornitura dei dispositivi di protezione per i medici della continuità assistenziale che vengono lasciati a 'mani nude' a visitare pazienti sintomatici”. E' la denuncia del segretario di Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) continuità assistenziale, Tommasa Maio, che ha inviato una lettera di diffida ai direttori di tutte le Asl italiane chiedendo la fornitura dei dispositivi di protezione personale indicati dalle linee guida per il coronavirus. "Se continua questo andazzo – senza prevedere un accesso regolato da un triage telefonico e lasciando a mani nude i medici di continuità assistenziale, tra una settimana, nell'interesse primario dei cittadini oltre che dei medici, sarà necessario mettere in quarantena tutti i colleghi delle aree a rischio”, rimarca Maio.
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