Lettera sospetta anche alla sede della Lavazza
Una busta sospetta è stata ricevuta dal consigliere leghista della Circoscrizione 6 di Torino, Alessandro Sciretti. Sono in corso accertamenti da parte della questura del capoluogo piemontese.
Negli ultimi mesi un post pubblicato su Facebook da Sciretti era finito al centro delle polemiche: sul social il consigliere leghista aveva evocato la Diaz per i manifestanti anarchici che il 9 febbraio scorso, dopo lo sgombero dell'ex Asilo occupato, avevano causato disordini in città. "Ditemi voi se tutto questo è accettabile. Nessuna pietà, nessuna, per queste persone. Le forze dell'ordine sono troppo limitate nei loro poteri. Ci vuole un po' di Scuola Diaz". Così si era espresso Sciretti in un post su Facebook commentando gli scontri al corteo degli anarchici del 9 febbraio nel capoluogo piemontese.
Chiara Appendino ha subito espresso la sua solidarietà verso il consigliere: anche a lei era stata destinataria una busta esplosiva recapitata in Comune a Torino. "Esprimo la solidarietà della Città di Torino – ha scritto la sindaca su Twitter – al consigliere della VI circoscrizione, Alessandro Sciretti per il vigliacco atto criminale subìto. La comunità della nostra Città continuerà a rifiutare qualsiasi violenza, che non avrà mai nulla a che vedere con la politica".
Un'altra busta sospetta è stata recapitata anche alla sede della Lavazza di Torino, in via Bologna 32. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e la Digos.