A casa con i bambini il padre: "Ero in bagno, una fatalità". Anche la madre lo difende, ma sono in corso le indagini per ricostruire cosa sia successo

Sono precipitati dall'ottavo piano di un caseggiato in via Quirino di Marzio, alle periferia di Bologna, domenica mattina intorno alle 11. Non c'è stato niente da fare per due fratellini di 10 e 14 anni, di nazionalità kenyota, ma entrambi nati nel capoluogo emiliano. I loro corpi sono stati trovati in cortile dai vicini di casa, che hanno avvertito la famiglia. Poi sul posto sono arrivati i poliziotti, che hanno ascoltato alcuni testimoni, e i soccorritori del 118, che però non hanno potuto fare nulla per salvare i ragazzini.

Al momento della tragedia nell'abitazione c'era anche il padre, 43 anni, mentre la madre, di 39, si trovava con i due figli più piccoli nel negozio di parrucchiera dove lavora. Entrambi sono originari del Kenya, sono regolari e con un'occupazione stabile. I due genitori sono stati ascoltati lungamente in Questura dalla polizia. L'uomo ha detto agli inquirenti che si trovava in un'altra stanza dell'appartamento, in bagno, e di non essersi accorto di nulla, fino a quando non è stato avvertito dagli altri condomini. Per il 43enne si è trattato di una tragica fatalità, di un incidente. Anche la donna avrebbe difeso il marito, parlando di un padre affettuoso, ma sono in corso le indagini per ricostruire cosa sia successo.

La scientifica è al lavoro per analizzare la dinamica della caduta e stabilire se possa essere stata di natura accidentale. Il quartiere è commosso: ogni giorno vedevano i due fratellini andare e tornare da scuola. I vicini di casa, sotto shock, raccontano di una famiglia normale. Le forze dell'ordine hanno recintato il cortile interno del condominio, dove è avvenuta la tragedia, per svolgere tutti i rilievi del caso. All'arrivo delle telecamere e dei giornalisti le scarpe delle vittime erano ancora sull'asfalto. 

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