La decisione del pg dopo la richiesta dei legali dell'ex governatore della Lombardia dopo la condanna della cassazione
Roberto Formigoni deve restare in carcere e la legge 'Spazzacorrotti', che è una norma di natura processuale, si può applicare immediatamente e ha efficacia anche sui reati commessi prima della sua entrata in vigore. Sono queste, in estrema sintesi, le motivazioni contenute nell'ordinanza firmata dal sostituto Pg milanese Antonio Lamanna, che ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari per l'ex governatore lombardo.
Per il magistrato, infatti, è "irragionevole" l'istanza depositata dagli avvocato Mario Brusa e Luigi Stortoni venerdì scorso, prima che l'ex governatore lombardo si presentasse in carcere a Bollate per scontare la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per la Fondazione Maugeri, "perché procrastinerebbe l'esecuzione della norma" a parecchi anni di distanza dalla sua entrata in vigore. Per questo il sostituto Pg Lamanna ha depositato alla cancelleria della quarta Corte d'Appello – la stessa che ha giudicato Formigoni in secondo grado – l'istanza dei difensori insieme alla sua ordinanza con cui ha respinto la richiesta della misura alternativa al carcere. Il magistrato ha anche sollevato un incidente di esecuzione. Nei prossimi giorni la corte fisserà un'udienza nella quale le parti discuteranno le loro posizioni, dopodichè spetterà ai giudici d'appello prendere una decisione.