Al secondo posto la Circumvesuviana, terza la Reggio Calabria-Taranto

Nella lista delle 10 linee ferroviarie che rendono difficile la vita ai pendolari stilata da Legambiente in testa c'è la Roma-Lido. Una maglia nera che è una riconferma rispetto alla classifica dello scorso anno a cura della associazione ambientalista nel rapporto 'Pendolaria'. Per Legambiente "il triste emblema della scarsa qualità del servizio che accomuna diverse aree del Paese" con "nessun cambiamento avvenuto e nessun cambiamento alle porte"."Le corse effettuate nell' anno 2017 sono state del 5,5% inferiori rispetto a quelle programmate. Le biglietterie sono presenti solo in meno di un quarto delle stazioni, i continui guasti e problemi tecnici, si ripercuotono sugli utenti tra corse che saltano e poi ritardi periodici, sovraffollamento dei treni e molte stazioni tra incuria e sporcizia", denuncia Legambiente.

Al secondo posto del resoconto di Legambiente la Circumvesuviana: "Corse soppresse, caos nelle stazioni per i sovraffollamenti e guasti ai treni hanno purtroppo creato gravi disagi ai pendolari anche nel corso dell' ultimo anno".

Terzo posto nella classifica delle linee su cui si viaggia peggio nel Belpaese stilata da Legambiente per la Reggio Calabria-Taranto: "la ferrovia Jonica è una linea di 472 km, che collega tre Regioni e tanti centri portuali e turistici e che ha visto negli ultimi anni un peggioramento drastico del servizio, con riduzione dei treni in circolazione e sostituzione con bus in alcune tratte".
In quarta posizione della 'lista nera' la Verona-Rovigo: "Poche corse, mezzi obsoleti, ritardi  ed  abbandono delle piccole stazioni".

Per il rapporto Pendolaria la Brescia-Casalmaggiore-Parma è al quinto posto delle linee da incubo: "92 km, percorsi a 46 km/h di media su cui i pendolari riscontrano quotidiani disagi. La linea vede meno di 30 treni giornalieri (neppure un treno l ' ora durante l' arco della giornata), è palesemente sotto utilizzata e versa da diversi anni in una condizione di abbandono".

Sesto posto attribuito da Pendolaria a Agrigento-Palermo: "il tempo di percorrenza è di 1 ora e 55 minuti (per il treno più veloce), la velocità media di 67 km/h, e sono 12 le coppie di treni che quotidianamente percorrono la linea lunga 137 km ed elettrificata dagli anni '90".

In Piemonte c'è la settima peggior linea per i pendolari secondo Legambiente: "Settimo Torinese- Pont Canavese, una linea di 40 km, gestita da GTT e parte della linea 1 del Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino, con disagi provocati da treni cancellati senza preavviso con frequenze inadeguate".

C'è la Campobasso-Roma all'ottavo posto della graduatoria delle peggiori linee: per Legambiente "è una delle poche linee su cui si assiste ad un leggero miglioramento almeno nel numero di treni in circolazione: si è tornati finalmente ad avere 10 coppie di treni al giorno, come avveniva nel  2010".

Per registrare la nona posizione nella lista nera di Pendolaria si va in Liguria, con la Genova-Savona-Ventimiglia.

Decimo posto nell'elenco delle peggiori linee per la vita dei pendolari per la Bari – Corato – Barletta: "la linea – sottolinea Legambiente – è diventata purtroppo famosa il 12 luglio 2016 quando uno scontro frontale tra  due treni, avvenuto nel tratto a binario unico tra Andria e Corato, ha causato la morte di 23 persone e oltre 50 feriti. A seguito dell 'incidente è stata chiusa tra Andria e Corato e sono partiti i lavori per il raddoppio di una tratta di 10 km. Le ultime notizie raccontano che la riapertura della tratta ferroviaria Corato-Ruvo è stata posticipata più volte e continuano ad operare gli autobus sostitutivi con i relativi disagi".

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