Violenza sulle donne, Istat: “In 49mila hanno chiesto aiuto ai centri”

Il 59 per cento di loro ha iniziato un percorso di uscita. Per l'Europa, l'Italia fa troppo poco per combattere i femminicidi. Salvini: "Presto legge 'codice rosso'"

Quasi 50mila donne, nel 2017, si sono rivolte a un centro Antiviolenza. È quanto emerge dai dati diffusi oggi dall'Istat secondo cui, delle 49.152 donne prese in carico da ogni Centro, il 64% ha figli e il 27% sono straniere

Tra coloro che si sono rivolte a un centro antiviolenza, 29.227 – cioè il 59% – hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza. In Italia i centri sono 253: il 34% è nelle regioni del Sud, il 22% nel Nord Ovest, il 20% nel Nord Est, il 16% al Centro e l'8% nelle isole. Il 69% delle strutture sono reperibili h24, il 95% aderisce al 1522, il numero antiviolenza e stalking, e l'86% è in rete sul territorio. 

La politica si mobilita. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha spiegato: "C'è una proposta di legge a cui tengo molto, codice rosso. Spero che venga approvata al più presto se solo riuscissimo a salvare una donna dalle molestie sarebbe un passo avanti – ha detto in un'intervista a Skytg24 – Come accade in pronto soccorso, chi ha un infarto passa avanti rispetto a chi si rompe un dito. Anche le donne devono avere questa opportunità se molestate". In campo è scesa anche la vicepresidente della Camera dei deputati, Mara Carfagna, che ha lanciato la campagna #Nonènormalechesianormale in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si si ricorda in tutto il mondo il 25 novembre. Coinvolti testimonial d'eccezione, big del mondo dello spettacolo e della televisione, ma anche della cultura, dell'Università, dell'informazione e della moda che per l'occasione hanno girato un breve video in cui ripetono il messaggio contro la violenza e l'indifferenza: "Nonènormalechesianormale" segnandosi il viso con un tratto rosso.

Intanto, l'Europa bacchetta l'Italia, colpevole di fa troppo poco per combattere i femminicidi e la violenza sulle donne. È quanto sostiene EstremeConseguenze.it Grevio (Group of Experts on Action against Violence against Women and Domestic Violence), organismo del Consiglio d'Europa che monitora in ogni paese l'applicazione della Convenzione di Istanbul e che sta preparando un rapporto sul nostro paese a riguardo. Mancano più di 5mila posti letto per chi fugge dalle mura domestiche, teatro dell'80% dei maltrattamenti; i fondi pubblici sono scarsi e utilizzati male. Di quelli disponibili ne sono stati spesi solo lo 0.02%. Scarsa preparazione e formazione sul fenomeno della violenza di forze dell'ordine e personale socio-sanitario, interventi di prevenzione e protezione sui territori a macchia di leopardo, così solo il 7% degli stupri viene denunciato. 

Sabato 'Non una di meno' scende in piazza a Roma con una manifestazione nazionale "contro la violenza di genere e le politiche patriarcali e razziste del governo", spiegano le organizzatrici."Rfiutiamo la paura, l'odio e la violenza del decreto Salvini, costruendo mobilitazione e solidarietà diffusa, in primo luogo con le migranti esposte a violenze reiterate e sulla cui pelle si gioca in modo ancora più tragico la partita della destra al governo. Inoltre, Non Una Di Meno ribadisce che la libertà di abortire non si tocca e che il Ddl Pillon non si riforma, si blocca!Il 24 novembre a Roma sarà nuovamente marea femminista senza bandiere e simboli identitari e di partito", assicurano.