Gli eventi da non perdere di mercoledì 17 ottobre 2018

LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di mercoledì 17 ottobre 2018

Brexit – A Bruxelles si riunisce il Consiglio europeo. Sul tavolo (a cena) c'è il rischio di Brexit senza accordi ("no deal"): una Brexit selvaggia e quasi senza regole. "Un salto nel vuoto" l'ha definita il premier Conte. La situazione è tutt'altro che allegra, anche se il negoziatore Ue, Michel Barnier ha chiesto un  po' di tempo perché ritiene di avere qualche carta da giocare. Il tema più caldo è quello dei confini tra Ue, e Gran Bretagna attraverso le due Irlande: quella indipendente di Dublino (che è pienamente nella Ue) e quella di Belfast che, pur essendo contraria alla Brexit (il "remain" al referendum ebbe il 56%) deve lasciare la Ue con il Regno Unito. Plasticamente, i confini si incrociano nel porto gallese di Holyhead che rischia di veder crollare i suoi traffici. La Ue potrebbe trovare strade dirette via Dublino. Quei confini saranno decisivi.

Manovra – "E' solida" dice il premier Giuseppe Conte. "Se la facciamo passare così gli altri paesi europei si ribellano" gli fa eco Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea. I due si parlano al telefono e, si spera, si spiegano. Difficile capire cosa c'è esattamente nei diversi provvedimenti. La flat tax, ad esempio, sembra  ridotta all'aliquota del 15% fino a 65mila euro mentre il condono fiscale (tra rottamazione, stralci, e rateazione) c'è tutto e anche di più. Stesso discorso per quota 100 nelle pensioni (pare senza limiti). Oggi ne parlerà di sicuro il ministro dell'Economia Giovanni Tria al comitato esecutivo dell'Abi (banche). Tria ha negato di volersi dimettere. Ai banchieri dovrà spiegare che il suo governo non vuole vendette ma solo equità. Vedremo se gli crederanno. In Commissione Lavoro alla Camera audizione del presidente dell'Inps, Tito Boeri, uno che è molto critico sulle politiche economiche del governo e non perde occasione per farglielo sapere. 

Giornata dell'eradicazione della povertà – Oggi è la giornata mondiale dell'eradicazione della povertà istituita dall'Onu il 22 dicembre del 1992. Ma quanti sono i poveri nel mondo e cosa s'intende per povertà estrema? Poverissimo è chi vive con meno di 1,9 dollari al giorno. Nel mondo sono 902 milioni (il 13% della popolazione totale che è di circa 7 miliardi) le persone che vivono in queste condizioni (42,7% nell'Africa subsahariana), Ma molti di più tra i 2 miliardi e i due miliardi e mezzi sono gli esseri umani che vivono con cifre appena superiori ai due dollari. In Italia vivono in povertà assoluta circa 5 milioni di persone, ma altri 9 milioni sono in povertà relativa. Eppure, l'obiettivo di veder sparire la povertà è possibile. Nel 1990 i poveri assoluti erano quasi due miliardi. Da allora si sono dimezzati. e la Banca Mondiale si è data l'obiettivo di sconfiggere l'indigenza entro il 2030. Non sarà facile, ma è possibile. 

Caso Bergamini – Il pm di Castrovillari Eugenio Facciolla ha chiesto una proroga per le indagini sulla morte (ormai quasi certo che si trattò di omicidio) del giocatore del Cosenza Donato (Denis) Bergamini, trovato cadavere sulla statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico, il 18 novembre 1989 quando aveva 27 anni. Bergamini, apparentemente si era suicidato gettandosi sotto un camion. Ma dopo qualche anno, si dimostrò che Bergamini era stato messo sotto l'automezzo quando era già morto. Probabilmente era stato soffocato con una sciarpa. Per la sua morte sono indagati la ex fidanzata Isabella Internò, il suo attuale convivente e l'autista del camion Raffaele Pisano. Bergamini, forse, aveva capito che a Cosenza c'era un giro di scommesse sul calcio gestito dalla 'ndrangheta e voleva andarsene. Per questo, sarebbe stato ucciso. Ora la procura dev stringere i tempi per incastrare i possibile colpevoli.

Via all'Nba – Boston Celtics contro Philadelphia 76ers e Golden State contro Oklahoma. E' ripartita nella notte, la stagione Nba. Il basket dei professionisti Usa è ormai uno sport internazionale (le partite sono in tv in 212 Paesi e 42 lingue) e nel campionato che sta partendo (30 squadre divise in due Conference e 6 Division per un totale 510 giocatori) gli stranieri sono più di 100. Due gli italiani, Marco Belinelli (San Antonio Spurs) e Danilo Gallinari (Los Angeles Clipper). Ogni squadra giocherà 82 partite più gli eventuali playoff. Favoriti restano i campioni uscenti dei Golden State Warriors di Stephen Curry e Kevin Durant. LeBron James ha lasciato Cleveland per i Lakers di Los Angeles e sfiderà di nuovo i suoi eterni rivali, Boston, Philadelphia, Chicago, Houston, Clippers, Oklahoma e San Antonio per i playoff.