Franco Capra, primo cittadino del Comune dell'Alta Valle di Susa spiega che, a volte, i gendarmi scaricano i migranti, ma lo fanno in territorio francese dove arrivano più comodamente". Il tema dei no border: "Rimosso il loro tendone perché la situazione sanitaria e della sicurezza, non era più accettabile"
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini sta verificando il caso di un furgone della gendarmeria francese a Claviere da cui sarebbero scesi due migranti. "Non è la prima volta, ma non capisco perché accada su suolo italiano. Che sia un errore?", afferma a LaPresse Franco Capra, sindaco piemontese del comune dell'Alta Valle di Susa. E mentre la Farnesina si è attivata per chiarire la vicenda, Capra ha firmato un'ordinanza contro l'occupazione di suolo pubblico per evitare nuovi presidi dei no border.
"Non voglio credere che la Francia di Macron utilizzi la propria polizia per scaricare di nascosto gli immigrati in Italia". Queste parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini riguardano quanto accaduto nel territorio di sua competenza. Cosa è successo?
Un camion della gendarmeria francese che trasportava migranti ne avrebbe fatti scendere un paio in una zona boschiva tra Claviere e Cesana Torinese, ben al di là del confine. E non me lo spiego: potrebbe trattarsi di un errore?
In che senso?
E' talmente scomodo andare in quella zona che non ne capisco la necessità. E' vero che a volte la gendarmeria scarica i clandestini, ma lo fa in Francia. Ho notizie che questo avviene, ma a uno o due chilometri più in là di Claviere, dove per loro è più comodo arrivare.
Questa volta, però, secondo quanto registrato dalla Digos di Torino, è avvenuto su suolo italiano. E' stato interpellato in qualità di primo cittadino?
Non ho avuto notizie ufficiali in merito, ho appreso i fatti dal tg.
Lunedì mattina la polizia ha rimosso il tendone allestito dai no border davanti alla chiesa, stesso posto in cui mercoledì era stato sgomberato il rifugio 'Chez Jesus' utilizzato da un gruppo di attivisti italiani e francesi per dare appoggio ai migranti.
Ribadisco: la situazione dal punto di vista sanitario e della sicurezza non era più accettabile. I militanti non facevano un buon lavoro per i migranti, perchè piuttosto che lavorare sul piano burocratico, li mandavano in Francia dove avrebbero comunque vissuto come clandestini.
Ha mai parlato con i no border?
L'ho fatto anche nelle ultime ore. Ho parlato con i ragazzi che hanno montato il tendone fuori dalla chiesa. Non dubito della loro buona fede. Ma trovo che sbagliano come concetto. Dare assistenza è doveroso, infatti quanto prima attiveremo un servizio per arginare le emergenze con la prefettura e la croce rossa. Sarà attivo soprattutto la sera, quando già a metà ottobre le temperature si aggirano attorno ai 7 gradi. Se qualcuno dovesse accusare dei malori ci adopereremo per trasferirlo in un presidio autorizzato dalla prefettura. Di certo non facciamo da navetta ai migranti.
Sono 1400 i chilometri che separano Claviere da Riace. Condivide l'operato del suo omonimo calabrese, Domenico Lucano, ai domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina?
No certamente. Il rispetto delle regole per un sindaco è indispensabile, deve dare un buon esempio. Un sindaco può sbagliare, ma non farlo scientemente
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