Da giorni non si avevano più notizie di Giuseppe Balboni. Poi la tragica scoperta. Fermato l'assassino. Dubbi sul movente

Ucciso da un amico della stessa età: due colpi di pistola al collo e alla spalla e il corpo gettato in un pozzo profondo tre metri. Così è finito Giuseppe Balboni, 16 anni di Zocca, nel modenese. Era scomparso da casa una settimana fa e tutti lo cercavano nelle campagne. Invece, era morto fin dal primo giorno, ammazzato da Andrea, l'amico che era andato a trovare. Giuseppe era uscito per andare a scuola. A casa, prima di sparire, aveva detto che sarebbe passato da Andrea a fare colazione. Poi nessuno l'ha più visto. Lo hanno cercato per giorni, con i cani, era arrivata anche la troupe di "Chi l'ha Visto?", il suo portafoglio era stato ritrovato in un campo a pochi chilometri di distanza. Ora si pensa che ce l'avesse portato l'assassino in un tentativo di depistaggio. Sabato gli inquirenti hanno trovato la moto di Giuseppe, un Phantom F12 rosso seminascosto nel fogliame in una boscaglia vicino a una fontana.

Il corpo di Giuseppe è stato trovato questa mattina nel pozzo subito dietro la villa di Tiola di Castello di Serravalle (Bologna), dove abita Andrea con i genitori. Andrea è stato interrogato e ha confessato dopo una breve resistenza. In casa è stato trovato anche il casco di Giuseppe. Padre e madre del giovane assassino sono stati portati al comando dei Carabinieri per essere interrogati. Potrebbero essere incriminati (almeno il padre) perché il ragazzo ha usato, per uccidere l'amico, una pistola del genitore. Contro Andrea, la Procura dei minori ha emesso un provvedimento di fermo.

Ancora non è chiaro il movente. Di Andrea (che dai giorni della scomparsa dell'amico, si era chiuso in casa e non aveva partecipato alle ricerche) gli amici avevano parlato come di uno che aveva portato Giuseppe in un giro poco simpatico di ragazzi anche più grandi in cui circolava della droga. Un motivo dell'omicidio potrebbe essere il piccolo spaccio di droga in cui i due ragazzi potevano essere coinvolti. Ma ci si chiede anche quale "sgarro" o quale debito non pagato poteva aver accumulato Giuseppe in così poco tempo. Qualcuno accenna anche a un motivo passionale: una ragazzina contesa? Ma quale passione può avere scatenato tanta crudeltà? E l'omicidio,con la pistola non sembra un gesto di impeto, una lite degenerata, ma piuttosto qualcosa di premeditato a cominciare dall'uso dell'arma del padre. Sembra che i due, pur molto amici, litigassero molto e anche violentemente. Potrebbe essere che Andrea si aspettasse una specie di "resa dei conti" e si sia presentato armato all'appuntamento con Giuseppe. E gli inquirenti si chiedono anche se l'assassino abbia fatto tutto da solo e se qualcuno l'abbia aiutato almeno a nascondere il copro dell'amico.

Di Giuseppe, adesso, si dice che fosse diventato un po' bullo e che cercasse di "vivere di prepotenza". Su Instagram, pochi giorni prima di morire, aveva scritto: "Ti amo amore. ". E poi: "Se mi volete morto, la fila è lunga". Capire quanto lunga, adesso, o se siamo davanti a un omicidio nato e consumato all'interno del rapporto tra i due amici, è un compito dei carabinieri

 

 

 

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