Latina, calma e sicurezza: quando nelle crisi agisce il negoziatore

Una professione complicatissima

Calma. Deve essere questa la caratteristica principale che deve avere il 'negoziatore', la figura specializzata dell'Arma dei carabinieri che scende in campo nei momenti delicati dove è necessario stabilire un contatto in una particolare situazione di crisi. I mediatori si mobilitano quando ci sono situazioni con ostaggi, barricamento con vittima e barricamento senza vittima. Oggi, durante le terribili ore in cui Luigi Capasso si è blindato in casa con le sue figlie, sono intervenuti due negoziatori dei carabinieri di Roma. Il lavoro di questa figura ha un timing: si arriva e si cerca di stabilire un contatto, di sciogliere il ghiaccio e di iniziare una trattativa per distendere gli animi. Si cerca di tranquillizzare la persona parlando non solo dell'accaduto, ma anche di altre tematiche.

NEGOZIATORI SONO POCHISSIMI. I negoziatori dei carabinieri sono pochi e selezionati. Sanno parlare ai criminali asserragliati per convincerli ad abbassare le armi e liberare gli ostaggi, ma anche a disperati che minacciano gesti estremi. Vengono selezionati sulla base di test psicoattitudinali. Sul territorio nazionale sono solo un centinaio e vengono tutti formati all'istituto superiore di tecniche investigative di Velletri, in provincia di Roma.

Spesso, spiegano alcuni investigatori a LaPresse, l'autore non vuole avere un intermediario, non ha bisogno delle forze dell'ordine o  di   altre autorità, perché non c'è qualcosa di materiale che voglia ottenere. Le caratteristiche di questa situazione di barricamento con vittima sono: nessun obiettivo chiaro, mancanza di richieste sostanziali da parte dell'autore, mancanza di un pensiero razionale e attenzione diretta contro la persona in ostaggio. La chiave, per il   negoziatore delle situazioni di crisi, è determinare il motivo dell'atto criminale. Oggi, purtroppo, tutto questo, a Cisterna di Latina, non è potuto accadere. Oggi i due negoziatori sono entrati nell'appartamento vicino a quello in cui si era barricato Capasso, nel quartiere 'Collina dei Pini', sono usciti sul balcone e da qui sono riusciti a scambiare qualche parola con Capasso che, col cappotto addosso, era venuto fuori dall'appartamento. Con molta probabilità però quando è avvenuto il contatto, l'uomo aveva già ucciso le due bambine.