I carabinieri e i magistrati, che indagano sulla vicenda, stanno analizzando la vita dei coniugi morti a Bellona

Un clima incandescente, di alta conflittualità. Ecco cosa si viveva in casa Mango prima della tragedia di lunedì pomeriggio quando Davide, 47 anni, ha imbracciato il fucile iniziando a sparare all'impazzata dal balcone sui passanti e uccidendo la moglie, Anna Caruso, per poi togliersi la vita.

A Bellona, paese nel Casertano, amici e parenti della coppia parlano di un rapporto difficile e a tratti violento che caratterizzata la loro vita coniugale. Nulla di tutto questo era però mai sfociato in una denuncia. I carabinieri e i magistrati, che indagano sulla vicenda, stanno analizzando la vita dei coniugi: dietro il movente potrebbero esserci motivi economici o di gelosia. Sta di fatto che in casa, stando a quanto si apprende, si viveva una situazione incandescente fatta di litigi e dissidi. "Bisogna denunciare tutti i comportamenti sintomatici di violenza  per non far incancrenire le situazioni". E' l'appello che, attraverso LaPresse, lancia il procuratore Capo di Santa Maria Capua Vetere,  Maria Antonietta Troncone. "I problemi – dice ancora il procuratore – non si risolvono da soli. Bisogna avere il coraggio di denunciare" perché tragedie come quelle di Bellona possano essere prevenute. "Basta – conclude Troncone – lasciare queste cose nel silenzio".

La procura stessa ha poi specificato che "alcuna denuncia risulta essere stata sporta dalla signora Anna Caruso nei confronti del proprio coniuge Davide Mango, né da altri familiari nei confronti di quest'ultimo. Pertanto, questa Procura non è stata mai investita delle vicissitudini afferenti i due coniugi e dell'eventuale conflittualità esistente fra i medesimi". E ancora: "Solo far emergere tali fenomeni e l'intervento delle forze dell'ordine e della magistratura possono consentire che eventi del genere, per quanto possibile, vengano scongiurati nel futuro".

Stando a quanto si apprende dagli investigatori, l'uomo aveva degli atteggiamenti violenti all'interno della famiglia. Forse una frase fuori posto, un'ennesima lite o la volontà della donna di porre fine alla relazione e la follia ha preso il sopravvento.  L'uomo è arrivato in via Aldo Moro imbracciando il fucile ed esplodendo alcuni colpi all'esterno del bar. Poi è entrato in casa, sua moglie gli è andato incontro ed è stata colpita sul pianerottolo. A quel punto l'ex guardia giurata si è asserragliata in casa e dal balcone ha iniziato a sparare ferendo 5 persone. La figlia 15enne è riuscita a sfuggire alla furia omicida del padre. Ora la ragazza è affidata ai nonni materni.
 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata