Il corpo senza vita trovato impiccato in una chiesa in località Castello a Roccasecca. La denuncia della ragazzina arrivata attraverso un tema in classe
Non ha retto al peso delle accuse e questa mattina si è tolto la vita impiccandosi all'ingresso di una chiesetta alla periferia di Roccasecca, in provincia di Frosinone. La guardia penitenziaria di 53 anni accusata di abusi da sua figlia 14enne, attraverso un tema scolastico, ha deciso così di mettere fine a una drammatica vicenda che ha scosso il borgo ciociaro. Per suicidarsi l'uomo ha usato uno spago bianco da imballaggio agganciato alla sommità della grata della chiesa in località Castello. E oggi dopo la tragica scoperta ha parlato la moglie del 53enne: "Sono state dette tante cose non vere. E non si sapeva ancora se era vero", ha detto al Gr1 in merito alle accuse.
LE ACCUSE NEL TEMA. La vicenda è emersa venerdì quando il 53enne, sollevato dal suo lavoro perché ludopatico, è stato allontanato dalla casa familiare con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Questo perché sua figlia, in un tema dal titolo 'scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di scriverle' ha raccontato la sua drammatica vicenda. L'uomo, stando a quanto si apprende, pare non abbia lasciato scritto nulla sull'intento suicidario.
Dopo la decisione del gip Salvatore Scalera di applicare il braccialetto elettronico, era andato a vivere con il fratello, e si era allontanato da quella casa ieri pomeriggio, dopo pranzo. La sua macchina è stata vista poco dopo in un parcheggio, a duecento metri dalla chiesa. Sul corpo, rinvenuto dai carabinieri di Pontecorvo e Roccasecca che indagano sulla vicenda, domani sarà effettuata l'autopsia.
Stando a quanto si apprende nel tema la studentessa avrebbe riportato gli abusi subiti dal padre, persino nel letto della sorella. A confermare questa ipotesi (rigettata con forza dall'indagato) è stata la sorella della giovane che ha riferito alcune di quelle 'confidenze indicibili': il padre si sarebbe introdotto nella stanza con "la scusa di abbassare il volume della tv". Poi gli abusi.
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