Migranti, Oim: “Oltre 3mila morti nel Mediterraneo”

Migranti, Oim: “Oltre 3mila morti nel Mediterraneo”

È il quarto anno consecutivo che il numero viene superato

E' salito a oltre 3mila dall'inizio dell'anno il numero di migranti morti nel mar Mediterraneo, dopo i naufragi del fine settimana e dopo il decesso di un bimbo afghano di 10 anni a Lesbo. La cifra è stata resa nota dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), secondo cui è il quarto anno consecutivo che tale numero viene superato.

Il portavoce Joel Millman ha ricordato a Ginevra che dalla tragedia di Lampedusa nell'ottobre 2013, in cui morirono più di 360 persone, i decessi sono stati più di 15mila, oltre la metà dei profughi morti nel mondo negli ultimi quattro anni. Secondo il Missing Migrant Project dell'Oim, il totale di migranti scomparsi nel mondo dal 1 gennaio al 26 novembre 2017 è 5.124, contro i 7.240 dello scorso anno, i 5.574 del 2016 e i 4.367 del 2014.

Nel mar Mediterraneo i morti quest'anno sono stati 3.033, il che equivale a 10 al giorno. L'organizzazione ha documentato tra l'altro la morte di 31 persone nel naufragio di fronte alla città costiera libica di Garabulli, dopo che l'imbarcazione è affondata e in cui si pensa ci siano altre persone scomparse.

"Notizie terrificanti questo fine settimana, con altre vite perse in mare nel viaggio in cerca di migliori opportunità di vita", ha commentato Othman Belbeisi, capo della missione Oim in Libia. "Deve essere fatto di più – ha proseguito – per ridurre i movimenti irregolari e non sicuri di persone lungo la rotta del Mediterraneo centrale". "L'abbiamo ripetuto per gli ultimi quattro anni e continuiamo a dirlo: non basta più contare semplicemente in queste tragiche statistiche, bisogna anche agire", ha dichiarato William Lacy Swing, direttore generale dell'Oim. "Queste ultime notizie, giunte subito dopo le drammatiche rivelazioni sul mercato degli schiavi in Libia, sulle sofferenze subite da chi cade nelle mani dei trafficanti e sulle condizioni dei centri di detenzione in Libia, richiedono la nostra attenzione. Dobbiamo mettere fine a queste pratiche e gestire la migrazione in maniera sicura e regolare per tutti", ha aggiunto Lacy Swing.

Millman, citato dall'agenzia Efe, ha poi ricordato che l'anno scorso i 3mila morti erano stati superati nel mese di luglio, mentre nel 2014 e nel 2015 era accaduto nel mese di settembre. "L'anno 2017 è quello in cui la cifra è stata raggiunta più tardi", ha sottolineato, aggiungendo che nonostante questo dato sia positivo "il mar Mediteranneo continuia a essere la rotta in cui nel mondo muoiono più persone".

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