In piena estate scatta la rivolta dei docenti. Una doppia petizione, che in pochi giorni ha raccolto oltre cinquemila firme, rilancia la questione delle buste paga. Due le richieste: la prima petizione è stata sostenuta dagli insegnanti di ogni ordine e grado per richiedere stipendi uguali ai colleghi europei. La seconda chiede che le buste paga e le ore di lavoro siano le stesse per tutti gli insegnanti: dalla scuola materna all'università. Secondo i docenti in rivolta, infatti, è inaccettabile la disparità nel trattamento economico dal momento che anche per l'insegnamento primario è richiesta la laurea, e spesso molti candidati vantano master e specializzazioni.

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