Sono bruciati il doppio degli ettari di macchia mediterranea rispetto alla media degli ultimi 8 anni

Con la quinta ondata di caldo di questa estate rimangono elevati l'emergenza siccità e il pericolo incendi. Quest'anno sono 337mila gli ettari di vegetazione andati in fumo in Europa, di cui 76mila solo in Italia. Solo in questi primi 7 mesi del 2017, a causa dei numerosi incendi, in Italia sono bruciati il doppio degli ettari di macchia mediterranea rispetto alla media degli ultimi 8 anni. Effis, European Forest Fire Information System, il sistema di monitoraggio della Commissione europea, rileva che sono già 388 i grandi incendi, da 30 ettari o più, che hanno segnato quest'estate, un numero decisamente sproporzionato rispetto ai 170 della media.

A partire dalla giornata di martedì 1 agosto sono stati superati primati storici di caldo: ad Alghero con 42°C è stato battuto il record di 40.4°C dell'agosto del 2003. A Firenze sono stati raggiunti i 41,3°C, temperatura mai raggiunta prima d'ora nel capoluogo toscano dopo i 41,1°C sempre dell'estate 2003. Record assoluti sono stati battuti anche a Frosinone e Ferrara, che hanno raggiunto i 42 gradi, Perugia e L'Aquila: nel capoluogo umbro sono stati raggiunti i 40°C, mentre nel capoluogo abruzzese sono stati registrati 38°C, temperatura estrema per una città a 700 metri sul livello del mare.

Nelle campagne il caldo ha provocato danni per oltre 2 miliardi alle coltivazioni e agli allevamenti, stima la Coldiretti, con una crisi idrica che riguarda circa i 2/3 dei campi coltivati. Il raccolto di pomodoro per passate, polpe, concentrati e sughi da conserve è stimato in calo del 12% rispetto allo scorso anno, mentre per il grano duro da pasta si prevede una contrazione media attorno al 10% e la campagna di raccolta delle olive 2017/18 si prospetta una delle peggiori degli ultimi decenni.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: