A Roma proseguono i roghi, ma la situazione è grave anche nel resto d'Italia

Brucia ancora Roma. Fiamme all'Eur, dove una colonna di fumo densa e nera si è alzata per ore all'altezza del Colosseo Quadrato, coinvolgendo anche un cantiere navale: c'è il timore che quella nuba fosse tossica, che insieme a sterpaglie e rifiuti di ogni genere siano bruciati anche materiali come l'eternit. Fiamme, ancora, nella pineta di Castel Fusano, polmone verde della Capitale a pochi passi dal mare di Ostia. Sul posto per tentare di fermare i roghi che da giorni distruggono tutti sono arrivati, in supporto alle squadre a terra, 2 canadair e un elicottero della flotta aerea dello Stato.

"Serve un controllo 24 ore su 24 del territorio perché – se si tratta di incendi dolosi – non si può soltanto intervenire con gli spegnimenti", è il grido d'aiuto della sindaca Virginia Raggi. "È necessario un supporto del governo per controllare il territorio e salvare la pineta di Castel Fusano. La situazione è grave", sottolinea, aggiungendo che "sono ormai otto giorni che lavoriamo per tenere sotto controllo la situazione. Ci sono forti dubbi sulle cause naturali di questi focolai che si estendono su un fronte di 600 metri. L'arresto di due presunti piromani la scorsa settimana ci fa mantenere la guardia alta".

Ma non è solo la Capitale a essere in difficoltà. A Milano l'incendio divampato ieri in un deposito per lo stoccaggio dei rifiuti in via Senigallia, in zona Bruzzano, ha distrutto l'intera struttura: non risultano, ha fatto sapere il Comune, situazioni pericolose per la salute pubblica. Ventisei le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro operativo della Protezione Civile: 6 dalla Calabria, 5 dalla Sicilia, 4 dalla Basilicata e 4 dalla Sardegna, 2 rispettivamente da Puglia e Lazio, una ciascuna da Campania, Abruzzo e Marche. Il lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei – 12 Canadair e 7 elicotteri del Corpo nazionale dei vigili del fuoco oltre a 3 elicotteri del Comparto Difesa – ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 13 roghi.

L'incendio a Peschici, in provincia di Foggia, è stato messo in bonifica grazie all'intervento contemporaneo di 3 canadair e un elicottero, su un totale di 4 canadair e 2 elicotteri che si sono alternati nel corso della giornata. A Castellammare del Golfo, nel Trapanese, sono operativi due elicotteri, dopo l'utilizzo di due canadair. In Calabria, l'incendio nel comune di Morano Calabro vede impegnato un canadair, dopo che altri due hanno operato nel corso della giornata, mentre a Torpè, nel Nuorese, i roghi si sono potuti spegnere con l'intervento di tre canadair. La situazione è drammatica anche in Sicilia: le fiamme hanno distrutto migliaia di ettari di vegetazione nelle zone di Carini (Palermo), Castellammare del Golfo dove sono arrivate oggi a lambire il centro abitato, San Vito Lo Capo e nella Riserva naturale dello Zingaro, in provincia di Trapani. In alcuni casi le fiamme hanno lambito abitazioni e strutture ricettive, provocando non pochi disagi ai vacanzieri costretti a lasciare la zona. Anche la Toscana paga un caro prezzo a questa stagione: nel mese di luglio risultano 164 incendi boschivi che hanno percorso circa 650 ettari. In pratica nei primi 20 giorni di luglio si è avuto circa il doppio di eventi e il triplo di ettari di superficie percorsa dal fuoco mediamente nell'intero mese.
 

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