Corteo pro migranti con il primo cittadino meneghino Sala, quello di Bergamo Gori e il presidente del Senato Grasso

"Oggi siamo in 100mila in corteo. Questa giornata è per i migliaia di morti nel Mediterraneo. E per dire basta a chi usa i poveri italiano per attaccare i migranti e poi se ne dimentica il giorno dopo". Cosí l'assessore alle Politiche Sociali di Milano Pierfrancesco Majorino, parlando dal palco del corteo di Milano. E' stato lui a proporre l'inziativa sul modello della marcia antirazzista di Barcellona. Momenti di tensione durante il corteo: un gruppo di antagonisti ha acceso dei fumogeni e srotolato uno striscione con la scritta 'No Minniti-Orlando'. Il corteo è scandito, infatti, dagli slogan 'No Minniti-Orlando' e dalla frase 'Sindaco la residenza' rivolta a Beppe Sala. Sala e lo spezzone del Partito Democratico sono stati contestati da un gruppo di antagonisti al grido "razzisti" e con uno striscione: 'Pd peggiore destra'.

"Io voglio essere il sindaco di una città che pensa a crescere e pensa ogni giorno a diventare migliore e più bella, ma questi successi – ha sottolineato Sala – non possono che essere associati alla solidarietà. Con la solidarietà e l'accoglienza ci sarà giustizia" aveva detto il primo cittadino milanese arrivando al corteo 'Insieme contro i muri' a Milano. "Diritti per chi arriva e diritti per chi è già qua da tempo: le due cose si possono fare insieme – ha aggiunto Sala –  da cittadino e da sindaco non vorrei stare in una Città troppo cinica che pensa solo a se stessa".

E commentando le contestazioni Sala ha dichiarato: "C'è tantissima gente, come si fa a pretendere che tutti la vedano allo stesso modo? Vivo in una grande città con tante contraddizioni, io però sono qui per testimoniare da sindaco di Milano e da cittadino il senso di questa mia presenza". E ha aggiunto: "Mi dicono che c'è tanta tanta gente, sono contento. Meglio così che, come qualcuno ha richiesto, annullare la manifestazione", ha concluso il sindaco.

IL CORTEO Una giornata, si legge nell'appello degli organizzatori che oggi attendono la partecipazione di almeno 10mila persone, per chiedere "una società plurale", contro "la logica dei muri che fomentano la paura" e in favore di "scelte che pongono al centro la forza dell'integrazione e della convivenza". Il corteo parte da Porta Venezia. Percorrerà i bastioni di Porta Nuova, piazza della Repubblica, Porta Volta e sfilerà attorno all'Arena civica e a parco Sempione, per concludere in piazza del Cannone. In testa 200 profughi ospiti dei centri di accoglienza milanesi, i bambini delle scuole elementari e le comunità straniere. Tutti dietro allo striscione 'Insieme senza muri', portato da due profughi e bambini. Ad accompagnarli la musica della banda Affori. 

"Siamo qui per ribadire i concetti di accoglienza, integrazione e legalità" ha detto Gori arrivando al corteo 'Insieme senza muri' accolto da un lungo abbraccio di Emma Bonino. A chi gli faceva notare che in corteo ci sono cartelli che protestano contro il decreto Minniti-Orlando risponde:"la manifestazione non è contro questo decreto" che, ha precisato Gori, "per me va bene".

Il corteo è il momento più atteso di una giornata tutta dedicata all'integrazione. Iniziata questa mattina con un pranzo solidale con i richiedenti asilo organizzato dalla rete di associazioni 'Nessuno è illegale', e che proseguirà nel tardo pomeriggo con l'Unione sindacale di base che di dirigerà alla Darsena e metterà in acqua una barca a simboleggiare il legame tra Milano e chi fugge dalla guerra. In serata la conclusione della marcia in piazza del Cannore, con la regia di Radio Popolare: musica intervallata da interventi di politici dal palco e alle 20 il 'concerto antirazzista'.

Assente il segretario del Pd. "Renzi aveva altri impegni, ma con lui problemi non ce me sono, ci saranno altre occasioni perchè venga a testimoniare a Milano che crede in questi valori, so che ci crede", ha detto il sindaco Sala. 

GRASSO: QUI PER DIFESA COSTITUZIONE. "I sentimenti che ci uniscono oggi in questa bellissima piazza sono gli stessi che ispirarono i padri costituenti. Siamo qui per difendere lo spirito e la lettera della Costituzione italiana, che riconosce i diritti fondamentali in modo universale e si spinge fino a prevedere che lo straniero al quale sia impedito nel proprio Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione, ha diritto di essere accolto nel territorio della Repubblica". Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al corteo. "Questa è la nostra storia – ha aggiunto – il portato di una meravigliosa storia millenaria, fatta di diversità, di incontro, di bellezza, arte, cultura. Con la vostra, con la nostra presenza stiamo difendendo la nostra storia e i nostri valori. Grazie per essere qui, grazie Milano".
 

 

 

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