Il procuratore in commissione Difesa: "Le indagini sul traffico di migranti sono ferme, servono le intercettazioni"

Le inchieste sul traffico di esseri umani "stanno subendo un impasse", per questo "richiedo strumenti essenziali per poter meglio lavorare e riprendere quelle azioni investigative che stavano producendo effetti. Uno strumento interessante potrebbe essere le intercettazioni satellitari". Lo ha chiesto, davanti alla commissione Difesa del Senato, il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, finito al centro delle polemiche dopo le dichiarazioni sui presunti legami tra ong e trafficanti. Secondo il magistrato  "gli scafisti ricevono indicazione di gettare gli apparecchi telefonici in mare se ci sono militari durante il soccorso, mentre se sopraggiungono imbarcazioni private i cellulari vengono trovati sul natante".

"Sarebbe utile fornire all'autorità giudiziaria strumenti utili alla ricerca e alla individuazione delle fonti di finanziamento delle Ong di più recente costituzione che operano con mezzi economici assai ingenti", ha sottolineato il pm. Tra le ong ci sono persone che hanno "profili di dubbia rilevanza, non collimanti con quelli dei filantropi" e questo aspetto "giustifica indagini in tal senso". 

"Esistono ong che operano per solidarietà: Save The Childern e Medici Senza Frontiere non devono dimostrare a nessuno quello che fanno". "Ma se qualche organizzazione batte bandiera di Paesi non collaborativi e se si rifiuta di comparire davanti a voi per dichiarare le modalità del reperimento di fondi, allora bisogna fare chiarezza". "Datemi la possibilità di distinguere tra organizzazione e organizzazione".

"Vi parlo di dati e di elementi che non sono processualmente utilizzabili, gli elementi che ho mi sono stati forniti con certezza. Io li segnalo alla politica perché mi dia gli strumenti per poter provare quello che ho", ha proseguito durante l'audizione.

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"Da settembre-ottobre 2016 – ha aggiunto – si è registrata una forte presenza di navi delle ong in acque territoriali più avanzate. Questo ha fatto in modo che i trafficanti abbiamo potuto utilizzare barche in condizioni peggiori, utilizzando alla guida alcuni degli stessi immigrati per garantirsi l'impunità". Per questo, secondo il magistrato "la procura ha deciso di non far scattare più l'iscrizione nel registro degli indagati, se non per l'ipotesi di favoreggiamento".

Lo scafista che trasporta gli immigrati, ha cambiato volto. Ora esistono "trafficanti occasionali" scelti "tra gli stessi immigrati" per condurre l'imbarcazione, ha spiegato il pm. "Non è una battaglia vana individuare i trafficanti che speculano sulle esigenze degli immigrati". "Noi – ha continuato il magistrato – abbiamo constatato come il fenomeno dei migranti stia provocando un numero immenso di vittime e ci sono organizzazioni criminali che su questo traffico creano il loro impero e le loro ricchezze".

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