Plaude Sergio Lo Giudice, Pd: "Scritta una nuova pagina della giurisprudenza sui diritti dei figli di coppie dello stesso sesso"

Storica decisione della Corte d'Appello di Trento. Per la prima volta in Italia è stata riconosciuta a 2 uomini la genitorialità di 2 bambini nati all'estero grazie a maternita' surrogata. L'ordinanza, riportata dal sito articolo29.it, "ha disposto il riconoscimento di efficacia giuridica al provvedimento straniero che stabiliva la sussistenza di un legame genitoriale tra due minori nati grazie alla gestazione per altri – nel quadro di un progetto di genitorialità in coppia omosessuale – ed il loro padre non genetico". Un giudice di merito applica così, "i principi enunciati dalla Corte di cassazione, con la sentenza n. 19599/2016, in tema di trascrizione dell'atto di nascita straniero recante l'indicazione di due genitori dello stesso sesso", si legge sul portale.

Secondo la Corte, infatti, di fatto l'assenza di legame genetico tra i minori e il padre non è di ostacolo al riconoscimento di efficacia di genitorialità. "Nel nostro ordinamento si deve escludere vi sia un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico fra il genitore e il nato; all'opposto deve essere considerata l'importanza assunta a livello normativo dal concetto di responsabilità genitoriale che si manifesta nella consapevole decisione di allevare ed accudire il nato; la favorevole considerazione da parte dell'ordinamento al progetto di formazione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di figli anche indipendentemente dal dato genetico, con la regolamentazione dell'istituto dell'adozione; la possibile assenza di relazione biologica con uno dei genitori (nella specie il padre) per i figli nati da tecniche di fecondazione eterologa consentite", si legge nell'ordinanza.

Il senatore del Partito democratico Sergio Lo Giudice ha dichiarato: “La Corte d’Appello di Trento, con una sentenza storica, scrive una nuova pagina della giurisprudenza sui diritti dei figli di coppie dello stesso sesso. Per la prima volta in Italia viene riconosciuto il legame non biologico tra un padre gay e i suoi figli non attraverso un’adozione ma riconoscendo il certificato di nascita di un altro Stato attestante la doppia paternità di un bambino nato attraverso la gestazione per altri. La sentenza, pubblicata dal sito www.articolo29.it, si muove nel solco dei principi segnati dalla Corte di Cassazione: assenza di problematiche legate all’ordine pubblico, supremo interesse del minore, indifferenza delle tecniche di procreazione medicalmente assistita utilizzate, in questo caso la gestazione per altri”.

“Laddove la politica non riesce, arenandosi su quella adozione del figlio del partner già superata da questa sentenza, arriva la giurisprudenza, grazie alla tenacia di quelle coppie che non si sono arrese all’idea che lo Stato tratti i propri figli come figli di un dio minore”, conclude il parlamentare democratico.

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