Tra i condannati l'ex presidente della Bolivia Luis Garcia Meza Tejada e l'ex presidente del Perù Francisco Morales Cerruti Bermudez

Otto condanne all'ergastolo, 19 assoluzioni. Si conclude così il processo in primo grado a 27 militari di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay, imputati nel procedimento per la scomparsa di 23 cittadini italiani, desaparecidos durante la cosiddetta 'Operación Condor', il piano repressivo attuato dai regimi sudamericani, negli Anni Settanta e fino ai primi Anni Ottanta, contro chi si opponeva alla dittatura. Della sentenza fanno parte anche sei proscioglimenti per morte di altrettanti imputati. La sentenza della Terza corte d'Assise di Roma, presieduta dalla giudice Evelina Canale, arriva dopo nove anni di indagini e oltre 60 udienze. Il pm aveva chiesto 27 ergastoli e un'assoluzione. I condannati sono Luis Garcia Meza Tejada (ex presidente della Bolivia), Luis Arce Gomez (ex ministro dell'Interno Bolivia) , Juan Carlos Blanco (ex ministro degli Esteri dell'Uruguay),  Hernan Jeronimo Ramirez (Cile), Francisco Morales Cerruti Bermudez (ex presidente del Perù) , Valderrama Ahumada (colonnello in congedo dell'esercito in Cile), Pedro Richter Prada (ex primo ministro del Perù) e German Ruiz Figeroa (ex capo servizi segreti Perù).
 

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