SI chiude oggi il viaggio in Svezia di Papa Jorge Bergoglio per commemorare con i luterani i 500 anni della Riforma di Martin Lutero. Si tratta del 17esimo viaggio apostolico del Pontefice. Ieri l'abbraccio con l'arcivescova Antje Jackelin, attuale primate della Chiesa luterana svedese e la firma della dichiarazione congiunta con il presidente della Lutheran world federation e il vescovo palestinese Munib Younan. Prevista anche la firma dell'accordo che Caritas internationalis siglerà con la stessa federazione per collaborare sul fronte della promozione della dignità umana e della giustizia sociale.
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Questa mattina la messa di Ognissanti allo stadio Swedbank di Malmo, davanti a 15mila fedeli. Sicuramente, tra i santi che oggi ricordiamo, ha detto Bergoglio, "ci sono molti dei nostri parenti, amici e conoscenti. Celebriamo, quindi, la festa della santità. Quella santità che, a volte, non si manifesta in grandi opere o in successi straordinari, ma che sa vivere fedelmente e quotidianamente le esigenze del battesimo. Una santità fatta di amore per Dio e per i fratelli. Amore fedele fino a dimenticarsi di sé stesso e a darsi totalmente agli altri, come la vita di quelle madri e quei padri che si sacrificano per le loro famiglie sapendo rinunciare volentieri, benché non sia sempre facile, a tante cose, a tanti progetti o programmi personali".
"Beati coloro – ha poi detto il Pontefice nel corso dell'omelia – che sopportano con fede i mali che altri infliggono loro e perdonano di cuore; beati coloro che guardano negli occhi gli scartati e gli emarginati mostrando loro vicinanza; beati coloro che riconoscono Dio in ogni persona e lottano perché anche altri lo scoprano; beati coloro che proteggono e curano la casa comune; beati coloro che rinunciano al proprio benessere per il bene degli altri; beati coloro che pregano e lavorano per la piena comunione dei cristiani. Tutti costoro sono portatori della misericordia e della tenerezza di Dio, e certamente riceveranno da Lui la ricompensa meritata. Cari fratelli e sorelle, la chiamata alla santità è per tutti e occorre riceverla dal Signore con spirito di fede".
Dopo la messa Bergoglio ha in programma un nuovo incontro con la ministra della Cultura svedese Alice Bah-Kuhnke, quindi la ripartenza per Roma.