La sindaca di Roma: "Incontro positivo, clima di collaborazione"
Vertice a Palazzo Chigi tra la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, sui conti del Campidoglio. Raggi, spiega il governo, ha "per prima cosa esposto la problematica del salario accessorio dei dipendenti comunali e le misure che l'amministrazione capitolina intende adottare con riferimento al recupero delle somme pregresse e alla gestione attuale del tema". De Vincenti ha replicato che la questione rientra strettamente nell'autonomia decisionale e nella responsabilità dell'amministrazione comunale. La prima cittadina del M5S ha poi parlato delle problematiche connesse alla gestione corrente del bilancio e al Piano triennale per la riduzione del disavanzo del Comune di Roma. L'esecutivo ha invitato la sindaca ad affrontare la questione nel Tavolo interistituzionale previsto dalla legge e che si riunirà a breve per il monitoraggio sul primo semestre di quest'anno. Un incontro "molto positivo", ha sottolineato Raggi, avvenuto "in un clima di collaborazione".
Intanto, i sindacati sono sul piede di guerra e non escludono "lo sciopero generale per difendere la dignità e il salario dei lavoratori''. Cgil, Cisl e Uil hanno promosso un'azione legale e inizieranno a raccogliere le adesioni dei dipendenti capitolini al ricorso per il recupero del salario accessorio non erogato. "Le quote di produttività riferite al 2015, sospese dal prefetto Tronca e che la sindaca Raggi ad oggi non ha ancora sbloccato, erano previste dal già magro atto unilaterale dell'ex sindaco Marino", sottolineano i sindacati, "per evitare il maxi contenzioso ci aspettiamo un intervento immediato che porti allo sblocco delle somme inspiegabilmente non versate dall'amministrazione capitolina. I lavoratori del Comune vivono il paradosso di subire un contratto unilaterale che per giunta non viene rispettato, con un doppio taglio alle buste paga. Il tempo delle promesse è finito, le lavoratrici e i lavoratori aspettano risposte concrete dall'amministrazione e dal Governo, che continua a non investire sul lavoro pubblico, come dimostra l'ultima legge di stabilità".
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