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La terra continua a tremare nel centro Italia e non permette alle popolazioni dei paesi colpiti dal sisma di tornare alla normalità e iniziare a pensare alla ricostruzione. Lo sciame sismico non accenna a smettere e dalle 8 di ieri mattina sono state ben sette le scosse superiori alla magnitudo 3. La più forte, ieri pomeriggio alle 17.55 di magnitudo 4.4, nella zona di Ascoli Piceno, a 9 chilometri di profondità. Ma altri due eventi significativi sono stati registrati alle 17.37, di magnitudo 3.6, e alle 15.07, magnitudo 3.7, a Norcia e Rieti. Anche nella notte sono state decine le scosse di assestamento tra Perugia, Rieti e Ascoli Piceno.
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BILANCIO RETTIFICATO: 290 VITTIME. Il nuovo bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia è di 290 e non di 291. La Prefettura di Rieti ha infatti rettificato il numero precedentemente fornito e ha fissato il bilancio ufficiale delle vittime nel Reatino a 240, di cui 229 ad Amatrice e 11 ad Accumoli. Resta invece di 50 vittime il bilancio nelle Marche.
ANCORA INCERTO IL NUMERO DEI DISPERSI. "E' plausibile che all'appello manchino una decina di persone", secondo Fabrizio Curcio, capo della protezione civile. Ma al momento non ci sono numeri sicuri. "Sui dispersi non abbiamo mai dato numeri, per la difficoltà di controllare il fenomeno", ha spiegato Curcio.
LO SCIAME SISMICO. Dopo il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle 3.36 del 24 agosto nel centro Italia, nelle province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, L'Aquila e Teramo, la Rete Sismica Nazionale dell'Ingv ha localizzato complessivamente 1820 eventi: 115 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 11 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto alle 4:33 nella zona di Norcia (PG)). Dalle 18.00 di ieri gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono stati 2. Il più forte si è verificato alle 23:31 italiane, di magnitudo 3.4 a 5 km da Amatrice (Ri).
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