La tecnica era sempre la stessa: avvicinava un passante, chiedeva indicazioni stradali e poi gli sferrava in pugno in faccia. La polizia di Stato ha arrestato un ragazzo spagnolo di 23 anni che dal 9 al 26 luglio a Milano ha aggredito 10 persone. Le vittime sono tutte italiane tra i 26 e i 38 anni.
Amava l'Italia e lo scorso anno aveva trascorso le vacanze estive in Salento come un turista qualsiasi. Quest'anno Nicolas Aitor Orlando Lecumberri ha scelto Milano dove si trovava dai primi di luglio. Accanto all'attività di dj nei locali di corso Como, però, il 23enne nato a Barcellona ma residente a Santander, prendeva a pugni i passanti a cui chiedeva informazioni.
Il giovane è stato arrestato ieri pomeriggio, dopo l'ennesimo attacco in corso Lodi. Il ragazzo alle 13.15 ha chiesto indicazioni in inglese a due coetanei su come raggiungere la fermata Brenta. Quando uno dei passanti gli ha risposto, lo ha preso a pugni in pieno volto e poi è scappato. I poliziotti lo hanno arrestato nell'ostello dove alloggiava da qualche giorno, in zona Navigli. Decisivo per identificarlo, però, è stato un episodio commesso il 26 di luglio in Cadorna.
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Anche in quel caso lo spagnolo aveva chiesto informazioni a un coetaneo italiano si come arrivare alla Triennale. Non soddisfatto della risposta, ha colpito a più riprese il malcapitato in pieno volto e lo ha seguito per qualche centinaio di metri. Il ragazzo è fuggito e ha fermato una pattuglia di poliziotti in bici, che hanno individuato un sospetto poco lontano: si trattava di un giovane biondo e dai tratti quasi nordici, che corrispondeva alle descrizioni dell'aggressore. Lo spagnolo ha mostrato i documenti agli agenti e ha detto di alloggiare in un ostello di Lambrate, dove invece non viveva più da qualche giorno. Questo ha messo in allarme i poliziotti che hanno iniziato a cercarlo e ieri lo hanno arrestato in flagrante per lesioni aggravate dai futili motivi. Il ragazzo, che parla anche italiano e inglese, non ha voluto spiegate il perché degli atti di violenza ed è stato portato nel carcere di San Vittore. Nel frattempo, le indagini, coordinate dal pm Christian Barilli non si fermano.
Gli episodi accertati, tra il 9 luglio e ieri sono 10 ma almeno altre sei persone hanno telefonato in questura e ai carabinieri per denunciare aggressioni simili e il numero potrebbe salire ancora. Il 3 di giugno a Santander il ragazzo è stato denunciato per un'altro agguato a un passante. Le nocche delle sue mani, utilizzate come un'arma, erano piene di tagli e ferite.