Saranno presto indagati gli unici due indagati, i capistazione di Andria e Corato
Un errore umano, ma non solo. Così il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella, ha definito la causa del disastro ferroviario in Puglia, fra Andria e Corato, nel quale sono morte 23 persone. "Parlare di errore umano è corretto – ha spiegato – ma è assolutamente riduttivo". Il procuratore ha sottolineato come le indagini siano "work in progress" e ha rassicurato sul fatto che si impegnerà affinche "tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questo terribile disastro, se lo hanno avuto, siano perseguiti dalla giustizia".
Intanto proseguono le indagini sul disastro, e nei prossimi giorni saranno interrogati dai pm del pool della procura di Trani gli unici due indagati, al momento, per la tragedia. Si tratta dei capistazione Vito Piccarreta e Alessio Porcelli. Gli inquirenti ascolteranno anche i testimoni per ricostruire quanto avvenuto. Delle indagini si stanno occupando la Polfer e la Squadra mobile di Bari. Domani verranno eseguite le autopsie sui corpi di tre delle 23 vittime presso l'Istituto di medicina legale di Bari, si tratta delle salme dei ferrovieri. I corpi dovrebbero essere rilasciati nella serata di domani, quindi presumibilmente i funerali potrebbero svolgersi già sabato mattina.
MATTARELLA IN VISITA. Poco più di un'ora per abbracciare i parenti delle vittime e i feriti e fare sentire la voce dello Stato di fronte ai loro appelli. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è voluto andare di persona a Bari per far sentire la sia vicinanza ai familiari della vittime e ai feriti. A due giorni dalla strage si è recato al Policlinico di Bari dove ha fatto visita a Nicola Lorizzo, il macchinista del treno partito da Andria e coinvolto nell'incidente, che è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. In precedenza aveva incontrato anche Aureliana Colella, ricoverata nel reparto di Ortopedia, e Amalia Ricciardi che si trova in Chirurgia d'urgenza
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