"I giovani senza lavoro uno scandalo da affrontare urgentemente"

I tassi di disoccupazione giovanile sono uno "scandalo" da affrontare "urgentemente" come si affronta una "malattia sociale". Non conosce mezzi termini Papa Francesco. Il lavoro e i giovani sono due dei temi su cui torna più spesso, usando, ogni volta, un trasporto particolare: "la nostra gioventù – dice Bergoglio ai partecipanti alla conferenza Centesimus Annus ricevuti in udienza – viene derubata della speranza e vengono sperperate le sue grandi risorse di energia, creatività e intuizione". La ricetta proposta dal Santo Padre è quella di abbandonare i modelli di un'economia "esclusivamente orientata al profitto e al benessere materiale", perché questa è una visione del tutto "incapace" di contribuire favorire lo "sviluppo integrale dei popoli", così come una "giusta distribuzione delle risorse", la "garanzia di un lavoro dignitoso" e la "crescita dell'iniziativa privata e delle imprese locali".

Un'economia "dell'esclusione e dell'inequità" ha portato a un aumento di "diseredati" e "persone scartate come improduttive e inutili". Lo si avverte anche nelle società più sviluppate, nelle quali cresce la povertà, si contrae la classe media e i giovani restano, sempre di più, senza lavoro. Domani oltre 18mila imprenditori saranno in Piazza San Pietro per incontrare il Papa nell'udienza giubilare del sabato, un modo per riflettere sul ruolo sociale ed etico dell'impresa, alla quale il Bergoglio ha sempre chiesto umanità.

Oggi parlando di lotta alla povertà, non poteva non toccare il tema dei migranti. Ha raccontato delle esperienze di "sofferenza umana, specialmente di famiglie e bambini" di cui è stato testimone a Lesbo, delle "scene di tragico e davvero disperato bisogno" che ha voluto, con il Patriarca Bartolomeo portare all'attenzione del mondo. 

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