L'indagine riguarda le nomine al Teatro Regio, il primo cittadino: "Tranquillo un atto dovuto". Coinvolta anche l'assessora alla Cultura, Laura Ferraris
Nuova tegola sul Movimento Cinque Stelle: dopo l'avviso di garanzia per il sindaco di Livorno Nogarin ,oggi la notizia riguardante il primo cittadino di Parma, anch'egli militante del Movimento, indagato per abuso d'ufficio dalla procura per le nomine sul teatro Regio. Il ruolo di Pizzarotti è venuto a galla nell'ambito dell'inchiesta della Procura cittadina sulle nomine al Teatro Regio . A riportare la notizia è stata la Gazzetta di Parma. Insieme al sindaco, eletto con il M5S, risulta indagata l'assessora alla Cultura, Laura Ferraris. Coinvolti anche gli altri tre membri del consiglio d'amministrazione del Regio. A commentare la vicenda anche la candidata sindaca CinqueStelle a Roma Viriginia Raggi: "Questo lo valuterà lui. Non ho avuto modo di approfondire la questione, non ho approfondito. Rivolgete la domanda a lui, bisogna valutare il contenuto dell'avviso di garanzia""
LE ACCUSE. Secondo quanto si legge sulla Gazzetta, al centro dell'indagine ci sarebbe la procedura seguita per effettuare alcune nomine: in particolare quelle riguardanti Anna Maria Meo, nominata nel gennaio 2015 direttore generale del Regio , e Barbara Minghetti, designata consulente per lo sviluppo e i progetti speciali. A settembre – stando a quanto riportato dal giornale – si apre il "bando per la ricognizione esplorativa" per l'incarico di direttore generale, che si chiude il 4 ottobre. La valutazione spetta a una commissione di tre esperti. Dopo qualche mese, la commissione seleziona una rosa di sette nomi da sottoporre al consiglio d'amministrazione: Carmelo Di Gennaro, Angela Spocci, Giuseppe Morassi, Emanuele Masi, Marco Tutino, Alessandro Borchini e Angelo Curtolo. Il 19 gennaio, però, la Fondazione Teatro Regio, seguendo le deliberazioni del cda, fa sapere ai candidati che la "ricognizione esplorativa" si è chiusa senza esito. E una settimana dopo, il cda nomina la Meo e dà l'incarico di consulente alla Minghetti. Secondo gli inquirenti ci sarebbero grosse anomalie in quella procedura, tanto da ipotizzare il reato di abuso d'ufficio.
LA REPLICA DEL SINDACO: "TRANQUILLO, ATTO DOVUTO". "Oggi sul quotidiano locale è uscita la notizia di una indagine nei miei confronti, e da lì su tutti i giornali nazionali. Era già emerso ci fossero indagini in corso, rispetto alla notizia di mesi fa che qui sotto vi riporto. Sono tranquillo, perché è un atto dovuto a seguito degli esposti del Partito Democratico. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura avremo il consueto atteggiamento collaborativo. Dico sin d'ora che non entrerò nella polemica politica dei botta e risposta, non utile a chiarire ma solo a confondere i cittadini e allontanarli dalla politica. Andiamo avanti, il mio impegno continua senza esitazione" ha scritto il primo cittadino".
RAGGI: VALUTERA' LUI SU DIMISSIONI. Il sindaco di Parma Pizzarotti indagato deve dimettersi? "Questo lo valuterà lui. Non ho avuto modo di approfondire la questione, non ho approfondito. Rivolgete la domanda a lui, bisogna valutare il contenuto dell'avviso di garanzia". Così Virginia Raggi, candidato sindaco di Roma del M5S, a Corriere live. "La questione morale noi la affrontiamo caso per caso, a Quarto prima degli avvisi di garanzia abbiamo detto 'andiamo al voto'. Noi non abbiamo paura di affrontare le questioni, negli altri partiti non è stato cacciato nessuno" ha aggiunto Raggi.
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