Nessuna nuova tassa e qualche modifica rispetto al testo precedente

"La Regione Toscana ha approvato il suo bilancio di previsione: prima di Natale e della fine dell'anno, come ha sempre fatto. Un pacchetto in tre parti che conta anche collegato e legge di stabilità e che racconta la spesa corrente e gli investimenti per il 2016. Un bilancio senza nuove tasse e con qualche modifica – presentate dalla stessa giunta – rispetto al testo precedentemente inviato al Consiglio: 8 miliardi e 507 milioni di spesa corrente, in cui la sanità pesa per l'80%". Lo sottolinea il presidente della Toscana Enrico Rossi, dopo il via libera ieri notte da parte dell'aula del Consiglio regionale.

Dal 2016 cambierà il volto della Regione "in presa diretta", che non sarà più solo un ente che scrive leggi e definisce programmi ma anche un ente che gestirà direttamente molte funzioni delle ex Province. Un'opera di semplificazione, con filiere più corte, regole e procedure omogenee e meno burocrazia, a vantaggio di cittadini e imprese. Con uffici con il Pegaso nelle dieci province.

Sono un migliaio i dipendenti che passeranno in Regione dei quasi quattromila che fino ad oggi lavorano nelle nove Province e nell'Area metropolitana. La Regione si occuperà direttamente anche dei sessanta sportelli degli ex centri per l'impiego provinciali, con i loro mille addetti tra esterni e interni.

"Con il 1 gennaio ci facciamo trovare pronti alla difficile sfida della riacquisizione delle deleghe delle povince, del trasporto pubblico locale sul livello regionale e della riforma sanitaria – commenta ancora Bugli -. Siamo riusciti, inoltre, a recuperare 500 milioni in più dai fondi comunitari. E abbiamo molti investimenti importanti in programma, sia per la Regione che per la Sanità. Questa è la nostra finanziaria. Solo qualche mese fa sembrava impossibile e dire che questo bilancio non è espansivo e che non produce crescita non è vero".

Nell'aula del Consiglio regionale, che nella notte di ieri ha approvato bilancio e legge di stabilità, l'assessore ha ricordato come ogni capitolo è stato rimodulato per far quadrare il cerchio: recuperando 25 milioni di fondi giacenti, altri 30 milioni utilizzando in modo diverso e per politiche regionali i fondi comunitari, 25 milioni ancora sulle spese di funzionamento, circa 25 milioni in varie ottimizzazioni della spesa e ulteriori 25 milioni grazie ad una quota del premio sul trasporto pubblico locale, riconosciuto e coperto già nel 2015 e che sarà erogato nei primi tre mesi del 2016.

"Le istituzioni? non possono stare a guardare ma devono agire", commenta l'assessore alla presidenza e al bilancio, Vittorio Bugli. "Noi lo abbiamo fatto, con coraggio e assumendosi responsabilità. Abbiamo fatto un bilancio tirando ancora la cinghia, ottimizzando e risparmiando laddove possibile, cambiando la Regione e rendendola ancora più leggera e "in presa diretta" ma senza tagli sostanziali, senza che vengano meno i nostri impegni ad esempio sul sociale e la cultura o per la ripresa, e senza aumentare le tasse. Non era scontato".

Nonostante l'obbligo del pareggio di bilancio, alcune facilitazioni introdotte dalla Legge di Stabilità nazionale consentiranno di fare investimenti per 100 milioni l'anno. Il bilancio della Regione libera inoltre 70 milioni per consentire alla Sanità di effettuare i suoi investimenti al livello che le occorre. "Saranno – sottolineano il presidente e l'assessore – tutte risorse che saranno effettivamente spese e dunque un contributo sicuro alla ripresa e allo sviluppo". Priorità avranno le spese per la difesa del suolo, la sanità e la viabilità.

Nel maxi emendamento alla legge di stabilità approvata dal consiglio la giunta ha anche inserito uno stanziamento di 200 mila euro per l'assistenza legale ai possessori, residenti in Toscana, di obbligazioni di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti, "Un atto concreto e doveroso e un supporto concreto per i numerosi cittadini che sono stati coinvolti dalla vicenda – commenta Bugli -, rivolto in modo particolare a chi ha un reddito inferiore ai 40 mila euro".
 

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