Milano, 30 nov. (LaPresse) – Era il 10 agosto 1996 quando, sul monte Faito in provincia di Napoli, la piccola Angela Celentano scomparve. Oggi è ancora percorribile, dopo anni di buio, la pista delle ricerche in Messico: ci sarebbero infatti nuovi elementi per riaprire il caso. Nel 2010 una giovane di nome Celeste Ruiz, messicana, scambiò una serie di mail con la famiglia Celentano, affermando di essere Angela, di trovarsi ad Acalpuco e di non voler più essere cercata. A distanza di 19 anni, la famiglia Celentano vive nell’angoscia. “Sono anni di disperazione senza neanche un lutto da elaborare. Quella messicana è una pista molto labile. Però francamente non vedo elementi concreti: ci vuole cautela per evitare illusioni”, sono le parole, dallo studio de La vita in diretta di Rai 1, del magistrato Francesco Caringella.

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