Bari, 20 nov. (LaPresse) – La polizia a Barletta, in provincia di Bari, ha arrestato un 27enne per tentata estorsione aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti, minacce e violenza nei confronti della madre, con cui abitava.
La volante è intervenuta su richiesta di aiuto di una donna, poiché in un impeto d’ira il figlio aveva iniziato a distruggere la loro abitazione.
L’equipaggio appena giunto sul luogo ha trovato la donna in strada, in stato di forte agitazione e d’ansia, mentre discuteva con un giovane che, alla vista degli agenti, si è allontanato velocemente a bordo di una bicicletta elettrica per le vie limitrofe, facendo perdere le tracce.
La donna ha riferito agli agenti che il figlio poco prima, a causa del rifiuto di dargli 500 euro, somma pretesa senza specificarne il motivo, l’aveva minacciata di morte, e che per costringerla a pagare aveva iniziato a spaccare mobili e suppellettili.
La denunciante ha riferito ai poliziotti che in passato, precisamente nel dicembre del 2014, aveva denunciato il figlio per le continue percosse e minacce di cui si era reso responsabile nei suoi confronti, tutte le volte che rispondeva negativamente alle continue richieste di denaro. All’epoca il gip del tribunale di Trani emise un provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare per il giovane, in seguito revocato, avendo poi la mamma rimesso la querela.
La donna colta da un malore è stata soccorsa e trasportata con un’ambulanza in ospedale per le cure del caso, al termine delle quali, è stata dimessa con 5 giorni di prognosi.
A seguito della denuncia formalizzata dalla vittima negli uffici del commissariato gli agenti insieme alla nuora della donna, si sono recati presso l’appartamento della vittima per verificare se nel frattempo il giovane aveva fatto rientro a casa.
L’uomo era in casa e si rifiutava di aprire la porta. Solo dopo lunghe insistenze e trattative l’arrestato ha aperto alla cognata ma, alla vista dei poliziotti li ha apostrofati in malo modo, e all’invito di recarsi presso gli Uffici di Polizia opponeva viva resistenza. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto nel carcere di Trani.
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