di Maria Elena Ribezzo
Città del Vaticano, 14 nov. (LaPresse) – La strage che ha colpito Parigi è incomprensibile. Di più, è disumana. Per una cosa del genere “non c’è nessuna giustificazione, né religiosa né umana”, è una parte della “III guerra mondiale a pezzi”. E’ sembrato davvero addolorato e stanco il Santo Padre nella telefonata a Tv2000, in cui ha commentato la tragedia che ieri sera ha colpito al cuore la capitale francese.
“Non capisco – ha detto – ma queste cose sono difficili da capire. Sono commosso, addolorato e prego. Sono vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro”.
APPELLO PER UNA REAZIONE DECISA. Il pontefice, che ha seguito nel corso della notte le evoluzioni della vicenda, aveva già parlato all’alba, con una nota diffusa dal portavoce della Santa Sede, padre Federico lombardi, dicendosi “sconvolto” da questa nuova “manifestazione di folle violenza terroristica e d’odio”, da condannare “nel modo più radicale”.
L’attacco – padre Lombardi l’ha ripetuto più volte nel corso della giornata – è all’umanità intera e richiede una reazione “decisa e solidale da parte di tutti”, per contrastare il dilagare “dell’odio omicida in tutte le sue forme”.
IL TELEGRAMMA ALL’ARCIVESCOVO DI PARIGI. Il Santo Padre ha inviato un messaggio di vicinanza all’arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, associandosi alla sofferenza delle famiglie delle vittime e condannando con forza la violenza. Il Papa, si legge nel telegramma, “invoca Dio affinché accolga le vittime nella pace della sua luce e porti il conforto e la speranza ai feriti e alle loro famiglie. Ancora una volta, il Santo Padre condanna con vigore la violenza, che non può risolvere nulla”.
DOMANI LA MESSA PER VITTIME A NOTRE-DAME. L’arcivescovo della diocesi della Ville Lumiere ha affidato il suo dolore a un messaggio diramato in mattinata e ripreso dal sito internet della diocesi parigina: “Di fronte alla violenza degli uomini, prego perché possiamo ricevere la grazia di un cuore fermo e senza odio. Che la moderazione, la temperanza dimostrate finora si confermino nelle settimane e nei mesi a venire; nessuno sia vittima del panico o dell’odio”.
Vingt-Trois ha chiesto alle parrocchie della città di rispettare rigorosamente le norme di sicurezza emanate dalle autorità pubbliche: “Chiedo loro di rendere questo giorno e domani, domenica, giorni di lutto e di preghiera”. Il prelato ha poi annunciato che domenica sera alle 18.30 celebrerà la messa a Notre-Dame de Paris per le vittime di ieri notte e le loro famiglie e per la Francia intera. Il campanile del duomo suonerà alle 18.15. Ci sarà una diretta della televisione cattolica Kto.
LA NECESSITA’ DEL GIUBILEO. Anche a Roma i livelli di sicurezza si sono alzati “a un passo dal livello massimo”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ma dal fronte della Santa Sede non c’è nessuna intenzione di farsi influenzare per il Giubileo della Misericordia, che è dietro l’angolo. “Ora più che mai, c’è bisogno del Giubileo”, ha fatto sapere Padre Lombardi. “Questi omicidi posseduti da un odio insensato – ha detto – si chiamano terroristi proprio perché vogliono diffondere il terrore. Se noi ci lasciamo spaventare, hanno già raggiunto un loro primo obiettivo. E’ una ragione di più per resistere con decisione e con coraggio alla tentazione della paura”.
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