Messina, 6 nov. (LaPresse) – A seguito della dichiarazione del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza in conseguenza del grave movimento franoso verificatosi nel comune di Calatabiano e del danneggiamento dell’acquedotto Fiumefreddo, principale fonte idrica del comune di Messina, il capo del Dipartimento della Protezione civile si sta ora recando nuovamente in Sicilia, a Messina. Lo spiega in una nota la Protezione civile.

L’obiettivo “è fare il punto sulle azioni messe in campo nei giorni scorsi e sulle criticità ancora esistenti che si sono aggravate nelle ultime ore con la rottura del Bypass e impostare congiuntamente con la Regione e gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti gli ulteriori interventi da intraprendere per il più rapido ed efficace superamento dell’emergenza”.

In particolare, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, il Dipartimento , si spiega nella nota, “potrà assicurare sul territorio una diretta presenza operativa, integrando il proprio team avanzato già dislocato a partire dallo scorso martedì e attivare tutte le necessarie risorse e professionalità provenienti anche da fuori Regione per analizzare la funzionalità della rete idrica nel comune di Messina, per monitorare i versanti in frana che complicano la gestione della situazione in atto, individuare le soluzioni più efficaci e realizzarle”.

Il Dipartimento nazionale, quindi, rimarrà sul territorio per gestire la situazione di criticità in stretto raccordo con la struttura siciliana di protezione civile e le autorità locali fino a quando non sarà garantito il ripristino delle condizioni ordinarie.

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