di Fabio De Ponte

Roma, 17 set. (LaPresse) – “Se il presidente del Senato riaprirà la questione dell’articolo 2 ascolteremo le motivazioni e decideremo di conseguenza”. Va all’attacco il premier Matteo Renzi sulla questione delle riforme costituzionali, e lo fa approfittando di una conferenza stampa congiunta con Xavier Bettel, primo ministro del Lussemburgo, presidente di turno dell’Ue, oggi in visita ufficiale a palazzo Chigi per un pranzo di lavoro.

“SU ART.2 SI CAMBIA SOLO SE TUTTI D’ACCORDO”. “Abbiamo detto – chiarisce Renzi – che si può cambiare idea rispetto a una doppia lettura conforme soltanto se si è tutti d’accordo. Tra una settimana vediamo, andiamo in aula”.

“BASTA TECNICALITA’, CITTADINI NON CAPISCONO”. D’altra parte sottolinea, bisogna mettere da parte le “tecnicaltà”, perché un cittadino comune non riesce a capire. “Credo che sia molto importante – spiega – dire in modo preciso e puntuale di cosa stiamo parlando. Immagino un cittadino che vede notizie dure da accettare come quelle sull’immigrazione, o positive come quelle sull’economia, e non riesce a comprendere di cosa si discute sulle riforme”.

“ECCO LA RIFORMA: MENO POLITICI, MIGLIORE POLITICA”. “Con il nuovo Senato – sintetizza – ci sono meno politici, le Regioni hanno poteri più forti e il procedimento per approvare le leggi è molto più semplice”. Insomma “riduce il numero di politici e aumenta il livello della politica. Meglio di così che si può volere dalla vita?”. E annuncia: “In estate-autunno del 2016 ci sarà il referendum. Ai cittadini basta dire: ‘studiatevi la riforma appena sarà completata’”.

“TEMPI RAPIDI? 6 MESI PER LETTURA”. E a chi dice che le cose si stanno facendo troppo di corsa risponde: “Abbiamo presentato al Parlamento la proposta a marzo 2014. L’abbiamo votata ad agosto 2014. La seconda lettura è del febbraio 2015. La terza è dell’ottobre 2015. Se sei mesi vi sembrano una misura troppo ristretta…”.

SIPARIETTO CON BETTEL: “ERI NATO QUANDO INIZIAMMO CON RIFORME?” Per poi chiudere coinvolgendo il collega Bettel: “Questa riforma costituzionale è attesa da 70 anni. La prima commissione di modifica è dell’83. Te eri nato nell’83? Sì, vero? Sei del ’72”. “Del ’73”, puntualizza Bettel, sorridendo. “Io e te – prosegue Renzi – andavamo alle scuole elementari la prima volta che si è cercato di riformare il bicaleralismo perfetto. La seconda volta eravamo alle superiori, era il 1992. La terza andavamo all’università. Adesso ci siamo finalmente”.

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