Napoli, 15 set. (LaPresse) – Cinque aziende di giochi elettronici sequestrati per un valore di 20 milioni di euro e 44 persone in manette. La Dia di Napoli ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 44 esponenti appartenenti al clan dei Casalesi e a un decreto di sequestro preventivo di beni sul conto di 5 aziende attive nel settore della distribuzione dei giochi elettronici da intrattenimento per un valore complessivo stimato in 20 milioni di euro circa.

Le indagini. L’operazione anticamorra della Dia di Napoli “assume notevole importanza alla luce del fatto che blocca eventuali tentativi di riorganizzare il clan”. Lo scrivono il procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli Giuseppe Borrelli e il procuratore Giovanni Colangelo.

Non solo. Secondo i pm “Il clan Russo si è imposto negli ultimi anni come entità economica operante sul mercato legale, avvalendosi, tuttavia delle capacità di intimidazione derivante dal vincolo associativo, così acquisendo posizioni dominanti in settori economici come il fiorente mercato del noleggio e della gestione delle apparecchiature elettroniche da intrattenimento (slot machine-videopoker)”.

“Inoltre – proseguono – le indagini hanno confermato l’allarmante fenomeno per il quale, subito dopo l’amministrazione giudiziaria di società controllate dal clan dei Casalesi- nel caso di specie si tratta di imprese riferibili ai fratelli Grasso, dominanti nel settore dei videogiochi da bar fino al 2009, grazie all’alleanza con il clan dei Casalesi – il contingente di apparecchi da gioco collocati presso pubblici esercizi si è ridotto di 425 unità in circa due anni e mezzo, pari ai due terzi dell’originario stock amministrato dai Grasso prima dell’ordinanza cautelare. Nel medesimo periodo di tempo il clan Schiavone – Russo è riuscito a installare il doppio degli apparecchi prima gestiti dalla consorteria casalese tramite i Grasso”.

L’attività dei Russo ha esteso i suoi interessi anche nella provincia di Napoli “grazie anche ad alleanze con imprenditori tra cui i Discepolo di Portici e i Gallo di Napoli. La famiglia Russo- emerge dall’indagine- era attiva anche nei settori della distribuzione del caffè, gestione sale Bingo, ristorazione presso centri commerciali, investimenti e gestione nel settore dei cavalli da corsa e tipografie.

“Questo è stato un passo sicuramente importante, sia perché ha messo in luce la dinamica delle successioni degli affari illeciti, in particolare quello del gioco d’azzardo e delle slot machine, sia perché ha consentito di portare a termine delle misure personali e soprattutto patrimoniali con il sequestro di tutti i beni coinvolti nel giro d’affari” afferma il procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo, in merito all’operazione della Dia che ha portato all’arresto di 44 esponenti appartenenti al clan dei Casalesi e ad un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo stimato in 20 milioni di euro circa.

Angelino Alfano: Duro colpo ai Casalesi.”Assestato altro duro colpo a clan Casalesi. Stamane blitz Dia di Napoli: 44 arresti e sequestrate 5 aziende slotmachine. Stato più forte”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano.

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